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Vertenza Sardegna – Floris (Uds), è momento ‘responsabilità condivise’ ma subito dopo le riforme

Il freddo di questi giorni sembra aver congelato anche lo spirito unitario tra le forze politiche e sociali  emerso faticosamente nelle ultime settimane". lo sottolinea il leader dell'UDS e assessore degli Affari Generali, Mario Floris, esprimendo forte rammarico per "l'incapacità generale a mantenere alto il livello del confronto come richiede la difficile situazione che vive la Sardegna".

"E' evidente che stiamo ancora raccogliendo i frutti marci della stagione del bipolarismo a tutti i costi, del 'se non sei con me, sei un mio nemico". Cosi' la Sardegna e la sua classe dirigente, più volte capaci in passato di anticipare processi e scenari politici, sembrano assistere oggi impotenti e disinteressati a quanto avviene a livello nazionale dove la crisi economico-sociale ha portato a quella che e' un'"unione delle responsabilità"  a sostegno del Governo Monti. Auspico, perciò, che vi sia un sussulto di dignità da parte di tutti i componenti dell'Assemblea sarda per arrivare all'appuntamento in Aula di martedì con una ritrovata consapevolezza. Quella che dividersi in questo momento sarebbe un vero suicidio della politica, che ha un unico modo per rilanciare la sua funzione di guida della nostra comunità: rimettere al centro del confronto le priorità della nostra isola e procedere uniti nel confronto o, se necessario, nello scontro col Governo.

È del tutto evidente - conclude Floris - che l'agenda politica sarebbe, però, monca se dopo l'emergenza economico-sociale non saremo capaci di approvare quelle riforme, dal nuovo Statuto alla legge elettorale,  indispensabili per superare le attuali storture che condizionano il nostro sistema istituzionale".  Com