La notizia dell'incontro di domani alle ore 15 a Roma, a Palazzo Chigi, tra il capo del Governo Monti e il presidente della Regione Cappellacci ha portato alla convocazione di una riunione dei capigruppo sollecitata da Attilio Dedoni (Riformatori) e Luciano Uras (Misto). La presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo ha letto il contenuto di un fax inviato dallo stesso Cappellacci con il quale si invitano i rappresentanti delle istituzioni e delle forze politiche sarde ad una riunione preliminare da tenersi domani alle ore 11 a Montecitorio.
In precedenza, nella discussione generale sulla Manovra finanziaria, Gian Valerio Sanna (Pd) ha detto che il provvedimento assomiglia quasi ad un requiem perché c'è scritto che sono a quota zero gli euro destinati alle spese per investimenti. La crisi globale, ha proseguito, sta imponendo un cambiamento del modello di sviluppo e non è più sostenibile che la sanità sia la prima "fabbrica della nostra regione". Sulla questione entrate ha ricordato che non si può parlare di "vertenza" perchè non ci può essere un contenzioso su un diritto dei sardi inevaso dallo Stato per tre anni.
Luigi Lotto (Pd), criticando il presidente della Regione Ugo Cappellacci, ha evidenziato l'assenza di una guida autorevole in una situazione che diventa pericolosa e preoccupante. Ha parlato di scenario economico davvero drammatico perchè le industrie chiudono, il prodotto interno lordo è quasi fermo, il tasso di disoccupazione è nettamente più alto rispetto alla media nazionale, i giovani perdono le speranze, si registra la sostanziale precarizzazione dei nuovi posti di lavoro.