"L’adeguamento dei costi della Sassari-Olbia è un fatto normale dato che la prima stima era stata calcolata nel 2005". Lo dichiara il sub-commissario governativo, Sebastiano Sannitu. "Chi, allora e anche dopo, indicava cifre e numeri non sapeva di cosa stava parlando", continua Sannitu.
"Solo oggi, dopo più di un anno di intenso lavoro sotto la gestione commissariale del presidente Cappellacci e con i progetti in mano, abbiamo un quadro esatto dell’impegno economico necessario per l’infrastruttura che comunque sarà ridotto con i ribassi d'asta. In proposito", prosegue Sannitu, "il soggetto attuatore Anas ha calcolato con esattezza gli incrementi intervenuti sui costi stimati nel passato in virtù di tutte le procedure obbligatorie della fase progettuale. Specificamente, rispetto al progetto base dell’Unità tecnica di missione del 2008, si è aggiunto: +12% di aggiornamento dei prezzi, +30% di adempimento alle prescrizioni del decreto di Valutazione impatto ambientale, +20% di modifiche alle integrazioni richieste dagli enti locali, +11% di approfondimenti progettuali e +6 % di oneri per sicurezza e progettazione.
Si tratta, come è ovvio, di maggiorazioni obbligatorie e necessarie che non possono essere evitate, sia che l’opera costi 1 euro sia che costi 1 miliardo di euro. Tuttavia, con i ribassi d’asta e alla luce di quelli presentati nelle offerte dei due lotti già aggiudicati, abbiamo ragione di credere che il costo finale dell’opera corrisponderà a quanto indicato nel Piano per il Sud, ossia a 850 milioni di euro. Al di là di tutti gli annunci elargiti a piene mani", conclude il sub-commissario, "adesso e solo adesso abbiamo la certezza di iniziare i lavori del lotto 9 nella primavera prossima". Com