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Fmi: “L’Italia non può farcela da sola”. Poi smentisce

La ripresa globale è "in stallo" e "i rischi verso il basso si stanno intensificando". Il monito è del A minacciare la ripresa globale, affermano i tecnici di Washington sono soprattutto i problemi dell'Eurozona che per l'Fmi dovrà affrontare una "leggera recessione". 

Il Fmi prevede che il Pil dell'area euro arretrerà dello 0,5% nel 2012, con una revisione al ribasso di 1,6 punti percentuali rispetto alle stime di settembre. 

Nel 2013 si tornerà alla crescita, con un rialzo dello 0,8% (-0,7 punti). Fra i grandi partner, il Pil della Germania crescerà dello 0,3% nel 2012 e dell'1,5% nel 2013 e quello della Francia dello 0,2% e dell'1%. Per la Spagna è atteso un -1,7% e -0,3%. Per l'economia globale i rischi al ribasso ''si sono intensificati'' e hanno registrato ''una brusca escalation nel quarto trimestre del 2011, quando l'area euro è entrata in una nuova pericolosa fase''. 

Le previsioni per il breve periodo sono ''notevolmente peggiorate''. E la ''principale ragione'' è da ricercare nella ''crescente crisi dell'area euro che interagisce con fragilita' finanziarie altrove''.

Secondo il Rapporto economico mondiale del Fondo monetario internazionale il Pil del nostro Paese scenderà del 2,2% quest'anno e dello 0,6% il prossimo. Una sforbiciata pesante rispetto alle stime pubblicate dallo stesso istituto nel settembre scorso: il taglio è del 2,5% sulle previsioni 2012 e dell'1,1% sul 2013.

Le cose migliorano un po' guardando alle previsioni quarto trimestre su quarto trimestre che appesantiscono il calo al 2,7% quest'anno ma vedono una ripresa dello 0,9% il prossimo. Il momento difficile dell'economia si farà sentire anche sui conti pubblici che vedranno allontanarsi l'obiettivo del pareggio di bilancio. 

Secondo il Fondo, il rapporto tra deficit e Pil è destinato ad attestarsi al 2,8% nel 2012 e al 2,3% nel 2013, con un peggioramento rispettivamente pari allo 0,4% e all'1,1% rispetto alle stime autunnali. Il dato resta comunque migliore rispetto alla media dell'Eurozona fissata rispettivamente al 3,4 e al 2,9% nei due anni considerati. 

Il rapporto tra indebitamente e Pil corretto per il ciclo è previsto invece pari allo 0,8% quest'anno per poi riportarsi in pareggio il prossimo.
 

Anche il debito non inventirà la tendenza all'aumento. Secondo l'Fmi, il rapporto con il Pil dovrebbe collocarsi al 125,3% nel 2012 per poi crescere al 126,6% nel 2013. Il peggioramento rispetto al Rapporto di settembre è rispettivamente pari al 3,9 e al 6,5%.

"Non ho detto che l'Italia non può farcela da sola": lo afferma il direttore degli affari di bilancio dell'Fmi, Carlo Cottarelli, in un'intervista a Sky Tg24, sottolineando ancora come nel nostro Paese "è in atto una forte correzione dei conti. Ora - ha ribadito - il governo deve introdurre riforme strutturali".