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I medici del futuro, tra integrazione e competenze internazionali

Gli obiettivi. “Vogliamo dare agli studenti dell’Unione Europea un’idea globale del sistema e della legislazione sanitaria in vigore nelle tre diverse nazioni” spiega il preside di medicina, Mario Piga. Giunto alla quarta edizione, il corso fornisce la conoscenza degli aspetti medici internazionali e favorisce una completa integrazione dei laureati in medicina. “Il successo del corso è evidenziato dal numero crescente di allievi. Alla prima edizione del 2009 hanno partecipato dodici studenti, a quella di quest’anno – aggiunge Amedeo Columbano,  ordinario di Patologia generale, dipartimento di Tossicologiac’erano 40 allievi di cui 18 di Cracovia, 12 di Stoccolma e 10 di Cagliari”.

Selezione e modalità didattiche. Il corso, con l’adesione di studenti norvegesi, statunitensi, canadesi e spagnoli frequentanti le facoltà di medicina di Stoccolma e di Cracovia, è transfrontaliero. Gli studenti selezionati seguono tre moduli spostandosi da una sede all’altra: dal 12 al 17 dicembre il corso si è svolto a Stoccolma, dal 18 al 22 a Cracovia, dal 12 al 15 gennaio a Cagliari. In ateneo, oltre alle relazioni dei docenti e la visita alle cliniche, si è dibattuto di casi clinici. “Con i “supercases” - dice il professor Piga - gli studenti hanno affrontato problematiche cliniche sulle possibili differenze tra patologie presenti nelle tre diverse nazioni. Ad esempio, hanno identificato e analizzato le ragioni della diversa incidenza di patologie di vario genere (diabete, cancro, malattie cardiovascolari) riscontrata nel resto d’Europa”.

Il “terzo tempo”. Accompagnati dai docenti gli allievi hanno preso parte alla cena di congedo. Nel “terzo tempo”, c’è stata anche un’esibizione canora. La classifica? Buone le prove svedesi e polacche, coraggiose quelle dei medici italiani capeggiati da Mario Piga e Amedeo Columbano.  Com