Press "Enter" to skip to content

Sciopero dei Tir: Italia paralizzata dai camion. Il Viminale: basta con i blocchi

"I blocchi causati dalla protesta degli autotrasportatori sono inaccettabili". Lo dichiara Roberto Alesse, Presidente dell'Autorità di Garanzia sugli Scioperi, annunciando che aprirà "un procedimento per valutare le sanzioni da irrogare a chiunque stia violando la legge e danneggiando i cittadini".

"A seguito delle iniziative del governo, tutte le associazioni dell'autotrasporto che avevano proclamato il fermo dei servizi hanno sospeso le agitazioni: non si giustificano pertanto le gravi azioni di blocco che tuttora persistono". E' quanto si legge in una nota del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. "Lo scorso 11 gennaio - ricorda la nota - ha convocato le associazioni dell'Autotrasporto merci per fare il punto sulle principali problematiche e richieste provenienti dagli operatori del settore. Nel corso della riunione, a cui ha preso parte anche il viceministro Mario Ciaccia, il ministero ha assunto precisi e concreti impegni, immediatamente attuati sia con il decreto legge approvato lo scorso venerdì, sia attraverso provvedimenti amministrativi, sia con ulteriori provvedimenti in materia di semplificazione in corso di rapida adozione".

La protesta si è estesa a tutta Italia. Nel mirino degli autotrasportatori gli aumenti del gasolio, dei pedaggi autostradali e dell'Irpef. Scattato alla mezzanotte, lo sciopero dei Tir che andrà avanti sino a venerdì, sta provocando disagi su molti tratti della rete autostradale, anche con la chiusura di caselli e sulle tangenziali che attraversano le città. 

L'adesione è "superiore a qualsiasi aspettativa", fa sapere il movimento
Trasportounito, secondo cui proprio questo è un segnale della "gravita"' della crisi. La protesta è seguita "con molta attenzione" dal governo "perché nulla esclude che questi malesseri possano sfociare in manifestazioni di tipo diverso", ha assicurato il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, che domani riferirà al Senato sulle conseguenze del blocco degli autotrasportatori in Sicilia, e che comunque ha già avvertito: "non saranno tollerati blocchi stradali; fin dove si può useremo tolleranze e dialogo, però bisogna anche tenere presenti i diritti dei cittadini".

Se gli incolonnamenti sulle autostrade si registrano in tutta Italia, in alcune regioni le proteste hanno portato alla chiusura dei caselli

Le situazioni più critiche al momento:

in Piemonte: è ancora in corso la manifestazione a Torino, in Corso Giulio Cesare all'ingresso dell'A4 senza particolari disagi alla circolazione dei veicoli leggeri; fuori dall'autostrada A4 disagi allo svincolo di Novara; permangono i
rallentamenti in Tangenziale Sud a Torino; code in uscita in A7 Milano Genova allo svincolo di Serravalle Scrivia; in
 Lombardia: code agli svincoli in entrate di Capriate e Seriate; in Emilia Romagna: sull'A14 chiusi ai soli mezzi pesanti le uscite di Bologna San Lazzaro e Cesena Nord; in Campania: sull'A30 Caserta-Salerno code in entrambe le direzioni alla barriera di Mercato San Severino; sull'A1 ancora qualche disagio alla barriera di Napoli Nord in entrambe le direzioni; sull'A16 Napoli-Canosa code alla barriera di Napoli Est in entrata verso Canosa.

A seguito del blocco dei varchi di ingresso del porto di Marina di Carrara da
parte dei camionisti aderenti alla Fiap Trasportounito per la protesta dei 'forconi' è stata sospesa la linea dei traghetti con Olbia. Lo ha comunicato la società Armamento Sardo alla Porto di Carrara spa. Pertanto il traghetto Delfino Grigio che avrebbe dovuto partire stasera alle 20 da Carrara per la Sardegna resterà in banchina. Stessa sorte per il 'gemello' Delfino Bianco che non salperà da
 Olbia. 

Il 'Movimento dei forconi' protesta per contestare il rincaro del gasolio, l'aumento dei pedaggi autostradali e dell'Irpef. Lo sciopero andrà avanti per cinque giorni.

La situazione in Sicilia - Mentre la Sicilia tenta di tornare alla normalità dopo la protesta dei tir che la scorsa settimana ha bloccato l'Isola, stamattina nuovi presidi sono stati attivati dai manifestanti, radunati sotto la sigla "Forza d'urto", con rallentamenti del traffico ma senza blocchi. Vanno verso la normalità anche le forniture di merci nei supermercati.

Indagine dell'Antitrust - L`Antitrust ha deciso di inviare una dettagliata richiesta di informazioni a 11 compagnie petrolifere per verificare l`andamento dei prezzi dei carburanti nella Regione Sicilia ed eventuali anomalie.

L`iniziativa - si legge in una nota - "è stata adottata alla luce della segnalazione presentata dall`assessore regionale all`Economia della Regione Siciliana Gaetano Armao, in base alla quale i prezzi di gasolio e benzina in Sicilia sarebbero molto più elevati che nel resto del Paese". Le compagnie dovranno fornire in breve tempo agli uffici dell`Antitrust "dettagliate informazioni sui prezzi consigliati agli impianti siciliani, su quelli consigliati agli impianti delle regioni del Sud e sui prezzi medi nazionali, includendo sia i prezzi per la rete stradale che quelli per la rete autostradale. Le compagnie dovranno altresì fornire informazioni sulle caratteristiche della rete di distribuzione dei carburanti in Sicilia, nonché sul sistema logistico esistente e, in generale, sulle modalità di approvvigionamento del prodotto utilizzate da ognuna di esse.

Il movimento in Sicilia si spacca - Il movimento dei forconi si è spaccato. Martino Morsello, uno dei leader della protesta che ha paralizzato la Sicilia la settimana scorsa è solo. La sua linea dura per continuare a mantenere alto il livello della protesta in Sicilia non è passato. E' prevalsa la linea di Mariano Ferro e Giuseppe Scarlata che hanno deciso di attendere cosa avverrà dopo l'incontro previsto mercoledì tra il governatore Lombardo e il premier Monti.

Il Viminale: tolleranza zero verso proteste illegali - "Non saranno tollerati i blocchi stradali". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, parlando delle manifestazioni di protesta in corso nel Paese. "Fin dove si può - ha aggiunto - useremo tolleranze e dialogo, però bisogna anche tenere presenti i diritti dei cittadini". 

Marcegaglia: togliere i blocchi - "Noi pensiamo che i blocchi vadano immediatamente tolti". Ad affermarlo è il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, commentando la protesta dei forconi che sta paralizzando la Sicilia. A margine dell'incontro con il governo sulla riforma del mercato del lavoro, Marcegaglia ha sottolineato di sposare la linea del ministro Cancellieri e ha fortemente criticato la protesta siciliana definendola una "azione intollerabile".

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »