Gli attacchi della Lega non fanno piacere a Mario Monti, ma vengono considerati "parte dell'attività che temporaneamente svolgo". Lo ha detto il presidente del Consiglio durante la trasmissione 'In 1/2 ora': "Ho visto che stanno contestando, certo è meglio sentirsi approvati, ma fa parte dell'attività che temporaneamente svolgo anche la possibilità di essere contestato".
Mario Monti ha sollecitato la Lega a guardare con attenzione all'azione del suo governo per scoprire che è in linea con i principi proprio del Carroccio. "Nella Lega c'e' un'evoluzione recente che ha portato questo partito a essere frontalmente opposto al governo che presiedo, è un fenomeno di cui prendo atto con rispetto e su cui non mi pronuncio", ha premesso il premier intervistato a 'In mezz'ora'. Tuttavia, ha aggiunto, "avendo seguito con simpatia i primi passi della Lega ritengo che molte cose che stiamo facendo rispondano all'ispirazione originaria della Lega" di "un'Italia più libera di dare corso a impulsi imprenditoriali e di dare respiro alla concorrenza".
"Quindi sono sicuro che se Lega pensa ai propri principi fondamentali dentro il suo cuore sarà meno opposta a quello che stiamo facendo", ha assicurato.
Bisogna contenere le cause", risponde Mario Monti ad una domanda sui 'forconi'. "C'è una caratteristica importante e pericolosa di questo paese: per anni si sono rispettati gli interessi delle singole categorie che quelli generali - aggiunge Monti - Interessi che sono legittimi, ma l'insieme degli interessi delle varie categorie da' luogo ad una gabbia che fa danno al proprio Paese, che sprofonda".
Il mercato del lavoro "va riformato a favore dei giovani". A sottolinearlo è stato Mario Monti, intervistato da Lucia Annunziata a In mezz'ora. Il governo, ha spiegato, deve riuscire ad agire prima di tutto sui fattori di competitività delle aziende e "più riusciamo ad agire sulle altre cose, meno abbiamo bisogno di agire sul lavoro che resta un costo molto alto e anche su quello bisogno passare per riformare il mercato del lavoro a favore dei giovani".
Io sono contrario a trattative che assumano la forma di tabù. Ci deve essere apertura mentale totale dai tre lati del tavolo al quale ci si siede: governo e parti sociali". Lo dice il premier Mario Monti rispondendo ad una domanda sull'art 18.
Il servizio fotografico sul settimanale 'Chi' è stato fatto senza informare Mario Monti, e comunque il premiere non considera né un "onore", né un "disonore" sentirsi dire che si sta 'berlusconizzando'. Durante la trasmissione 'In 1/2 ora', Monti ha spiegato: "Non lo considero né un onore, né un disonore. Ma non sono 'andato' su Chi, è 'Chi' che è venuto su di me. Non credevo di trovare foto della mia infanzia su un settimanale, pure autorevolissimo. Il servizio è stato fatto assolutamente a mia insaputa".
"Come lei sa io non avevo ne responsabilità europee ne italiane all'epoca dell'operazione Alitalia ma io non avevo una opinione favorevole su quella operazione".