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Liberalizzazioni, Assessore Crisponi: perplessità e alcune norme rivedibili

“Il pacchetto  delle liberalizzazioni attuate dal decreto approvato ieri dal governo, incide in modo minore, rispetto alla prima stesura, sull’impianto commerciale isolano.  Esprimiamo, comunque, preoccupazione e perplessità rispetto ad alcuni punti come la cancellazione delle norme sui limiti numerici degli esercizi e quella sugli orari già approvata circa un mese fa. Giudizio positivo, invece, in merito alla semplificazione normativa per l’avvio di  nuove attività economica per i giovani così come quella dell’istituzione del tribunale delle imprese. Anche se, a proposito delle nuove giovani imprese sarebbe stato auspicabile prevedere forme di ‘tutoraggio’ obbligatorie per evitare naufragi nel fragile panorama economico isolano”. Così l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio ha commentato il nuovo ‘pacchetto’ di liberalizzazioni all’indomani dell’approvazione del decreto da parte del Consiglio dei ministri.

“Con riguardo alla norma dello scorso dicembre sulla liberalizzazione degli orari – ha aggiunto l’assessore Crisponi -, gli uffici dell'assessorato del commercio stanno approfondendo gli estremi della norma alla luce del completamento di ieri del Decreto Monti, valutando anche i recentissimi pronunciamenti del Tar del Veneto e di quello della Lombardia che hanno sospeso i provvedimenti regionali e comunali che hanno interpretato la nuova disciplina in via restrittiva riducendo la libertà d’orario. Trattandosi di una normativa nazionale al momento viene recepita ferme restando tutte le nostre riserve: riteniamo che la norma mal si adatti alla situazione strutturale e congiunturale della Sardegna. La deregulation commerciale rappresenta un danno grave e ulteriore per la piccola distribuzione, che deve far fronte alla crisi del settore e alla temibile concorrenza  della grande distribuzione. Insisto personalmente che vada combattuta l’idea che il piccolo commercio e quello di vicinato debbano soccombere per decreto legge. Valuteremo – ha concluso l’esponente della Giunta Cappellacci - l’opportunità di emanare linee di indirizzo rispettose del decreto, ma anche regole che tutelino un comparto che rischia di essere ‘strozzato’, mettendo a repentaglio il capitale di centinaia di attività, oltre che il loro insostituibile valore sociale”.

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