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Bersani, “Siamo al rosso storico, ma sosterremo il governo”

"La crisi è seria, molto grave ma l'Italia ce la farà anche grazie al nostro aiuto. Questo non è uno slogan, è un tratto di identità del partito riformista, popolare e nazionale che stiamo costruendo". Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha aperto il suo intervento all'assemblea del Pd.

"L'Italia prima di tutto". Questo lo slogan dell'Assemblea Nazionale del Pd che inizia oggi pomeriggio alla Nuova Fiera di Roma. Oggi sono previsti gli interventi del presidente del Pd, Rosy Bindi, del segretario del Pd, Pierluigi Bersani e del presidente del Copasir, Massimo D'Alema. Domani, tra gli altri, F previsto l'intervento del capogruppo alla Camera, Dario Franceschini e le conclusioni sono affidate al segretario del Pd, Pierluigi Bersani.

"Sosterremo il governo con lealtà e trasparenza, dicendo chiaro quello che va e quello che non va, quel che faremmo noi di diverso. Lo sosterremo finché il paese non si sarà allontanato dalla soglia del baratro a cui è stato portato e finché non si vedrà una luce, quindi fino alla fine della legislatura". Così Pier Luigi Bersani nel suo intervento all'assemblea del Pd aggiungendo che l'orizzonte del Pd restano le elezioni.

L'Italia non dovrà fare più manovre di aggiustamento. Pier Luigi Bersani lo ha ribadito nel suo intervento all'assemblea nazionale del Pd. "Abbiamo detto e diciamo qui ancora una volta: basta con manovre di aggiustamento", ha scandito il segretario del Pd.

"A un paese che arriva - e stavolta davvero non per finta - al pareggio di bilancio e si mette ad un avanzo primario del 5 per cento, non si può chiedere di più. Noi non saremo disposti a farci trattare come la Grecia", ha sottolineato, "e non saremo certo noi a produrre un avvitamento tra una recessione già pesante e manovre ulteriormente recessive".

"Dobbiamo essere consapevoli che sarà un anno difficile per il Paese e sul piano politico per noi non saranno rose e fiori. Al partito chiedo impegno, unità e tenuta davanti le difficoltà che verranno".

Dal Pd è arrivato un contributo serio alla riforma del mercato del lavoro e anche se ci descrivono divisi bisogna avere pazienza. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, in un passaggio della relazione all'assemblea nazionale ha rivendicato il ruolo del partito nel mettere a punto la riforma del mercato del lavoro su cui il governo sta lavorando.

"Abbiamo dato un contributo serio, unici a farlo - ha detto Bersani - noi ci appassioniamo, discutiamo, facciamo maggioranza e minoranze, ma decidiamo, gli altri non battono un colpo ma poi descrivono noi divisi e confusi. Bisogna avere molta pazienza, è inutile reagire, se ne accorgeranno, anche in questo caso il nostro contributo c'è stato e si sta rivelando un contributo vero, che pesa, perché c'è gente che le cose le sa".

Il segretario ha chiesto che dall'assemblea venga affidato al tavolo sulla riforma del mercato del lavoro anche "il ripristino della norma contro le vergognose dimissioni in bianco e la questione della democrazia nei luoghi di lavoro, valorizzando gli accordi del 28 giugno".

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