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Fermate due persone dai carabinieri di Olbia presunti responsabili dell’omicidio del dicembre scorso a Ovilò, frazione di Loiri Porto San Paolo.

Questa mattina i carabinieri del comando territoriale di Olbia, durante una conferenza stampa hanno reso noto che sono state fermate due persone, quali presunte responsabili dell’omicidio compiuto nel dicembre scorso a Ovilò, frazione di Loiri Porto San Paolo. I due, secondo gli investigatori dell’Arma sarebbe i responsali della morte di Antonio Molino, di 56 anni, ucciso a fucilate prima del Natale scorso.

Con l’accusa di omicidio in concorso sono quindi fermati Antonio Quaglioni, di 59 anni, di Ovilò, e Andrea Faedda, di 36, di Berchiddeddu. I particolari che hanno portato al fermo dei due indiziati del delitto sono stati resi noti questa mattina dal comandante provinciale dei Carabinieri di Sassari, col. Francesco Atzeni e dal Pubblico ministero Riccardo Rossi.

Molino, ucciso il 22 dicembre scorso,  era stato colpito davanti al suo terreno nelle campagne di Ovilò, una piccola frazione di Loiri Porto San Paolo, in provincia di Olbia-Tempio, mentre si apprestava a partecipare ad una battuta di caccia con i suoi amici di battuta. Per questo, Antonio Quaglioni, parente della famiglia Molino, è finito sotto l'attenzione dei militari pochi giorni dopo il delitto quando denunciò di aver subito una rapina durante una battuta di caccia nelle campagne di Torpè. In quella occasione, l'uomo raccontò che alcuni banditi gli avevano rubato il fucile. Il fatto, però, non ha mai convinto gli investigatori e Quaglioni e Faedda, verso i quali si sono svolte alcune particolari indagini, sono stati interrogati sino a quando uno dei due avrebbe fornito elementi utili per l'inchiesta.