Le chiazze segnalate da ieri nei pressi della Costa Concordia non sono di carburante, ma di "sostanze leggere ed evaporabili". Lo ha fatto sapere la Guardia Costiera. E' normale, si spiega, che liquidi di questo genere possano comparire intorno ad una nave, per di più di 114 mila tonnellate. Resta l'allarme per le 2400 tonnellate di carburante all'interno della Concordia arenata a pochi metri dal Giglio.
48 sono le ore che il ministro dell'Ambiente Corrado Clini ha dato a Costa Crociere per approntare un piano di svuotamento dei serbatoi. Anche perché, nel giro di due giorni, potrebbe esserci la tanto temuta mareggiata in grado di spingere la nave verso il gradone profondo settanta metri. La Guardia Costiera ha anche reso noto che è stata attivata "una procedura standard" per intervenire nel caso di una reale fuoriuscita di combustibile. Da ieri una sorta di barriera di "panne assorbenti" presidia la parte emersa del serbatoio.
Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, in merito al naufragio della Costa Concordia, ha spiegato a Canale 5 che l'ideale sarebbe "tamponare la falla che si è creata e portare nave in linea di galleggiamento, e trascinarla lontano per poi operare". Al momento, tuttavia, "non siamo in grado di dire se questa ipotesi sia praticabile". In caso di scivolamento della nave va "valutata" l'ipotesi di lasciarla giacere su un fondale più profondo: "Ci sono diversi scenari ma non siamo in condizione di dire quale sia il più probabile".
Sono saliti a 29 i dispersi nella sciagura della Costa Concordia. Sembrava che il loro numero si fosse fermato a 16, ma nelle ultime ore la Germania ha reso noto di avere una dozzina di connazionali che mancano all'appello. I dispersi sono 4 membri dell'equipaggio e 25 passeggeri. Tra questi ultimi ci sono 12 tedeschi, sei italiani (William Arlotti di Rimini e sua figlia Daiana di 5 anni; la giovane sposa Maria D'Introna di Biella; le due amiche siciliane Maria Grazia Trecanico e Lucia Virzì, e Giuseppe Girolamo, un musicista 30enne di Alberobello), quattro francesi, due statunitensi e una peruviana. Per trovarli i sommozzatori stanno facendo una corsa contro il tempo e hanno aperto dei varchi nel relitto con micro cariche di esplosivo. E' sempre di 6, invece, il bilancio dei morti.