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Bruno Murgia (deputato Pdl): Tagli alla cultura, i lavoratori del settore hanno gli stessi diritti degli operai Alcoa, giusto tutelarli

«Le rivendicazioni portate avanti dal mondo della cultura, con il rischio concreto della perdita di numerosi posti di lavoro, valgono quanto quelle degli operai dell'Alcoa: non ci sono differenze. Dobbiamo abituarci a pensare alla cultura come ad un grande volano per lo sviluppo, non un'economia di serie B. Sarebbe un errore imperdonabile. Ho grande stima di Sergio Milia e Giorgio La Spisa, per questo rivolgo loro un appello affinché i tagli contenuti nella finanziaria regionale per il settore cultura siano ridotti o cancellati, anche con il concorso delle sensibilità del Consiglio regionale.

Qualche mese fa ho mosso le stesse critiche a Tremonti quando disse che con la cultura non si mangiava, non condividendo una politica dissennata e perdente», queste le parole con cui il deputato del Pdl Bruno Murgia si augura che i tagli previsti nella bozza della legge finanziaria non diventino definitivi. «Oggi è importante ascoltare le associazioni e le rappresentanze dei lavoratori – continua il componente della commissione Cultura – Un confronto utile per finanziare le buone idee e ragionare in prospettiva. Dialogo utile per mantenere alcune eccellenze ed evitare la mortificazione di maestranze altamente specializzate».

«Il centrodestra deve dotarsi di una politica per la cultura – conclude Murgia – In tempi di crisi è l'assett che crea crescita e lavoro, così come dimostrato da innumerevoli studi. I festival, gli happening, il mondo della letteratura, del cinema e del teatro sardi sono realtà consolidate che hanno bisogno di una politica lungimirante di investimenti e di un'attenzione strategica. È altrettanto ovvio che bisogna bocciare chi chiede finanziamenti senza averne titolo e producendo idee scadenti». Com

 

 

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