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Naufragio nave Costa. 39 persone mancano all’appello

Una coppia di giovani coreani in viaggio di nozze, bloccati in una cabina della Costa Concordia incagliata al Giglio, sono stati individuati e messi in salvo nella notte dai pompieri. Le vittime accertate sono 3, due turisti francesi e un marinaio peruviano, ma si cercano ancora una quarantina di dispersi. 

La procura di Grosseto ha arrestato il comandante della Concordia, Francesco Schettino: è accusato di aver fatto avvicinare troppo la nave all'isola per farla vedere ai crocieristi e di averla abbandonata prima che tutti fossero in salvo.

Si sentono rumori dal ponte 3 della nave Costa Concordia che ha fatto naufragio davanti all'isola del Giglio. Lo si apprende dai vigili del fuoco. Secondo quanto spiegato, la verifica di quella zona della nave risulta molto difficile da raggiungere a causa di scale, porte sbarrate e arredi e materiali che ostacolano l'avvicinamento dei soccorritori. La nave e' completamente rovesciata su un fianco. I pompieri stanno sentendo i rumori da circa mezz'ora.

È proseguita durante tutta la notte - anche dopo il ritrovamento della coppia di neo-sposi coreani in crociera nel Mediterraneo per il viaggio di nozze - la minuziosa ispezione dei vigili del fuoco sulla nave Costa Concordia che ha fatto naufragio venerdì sera davanti all'Isola del Giglio. 

Considerando i due sopravvissuti e basandosi sulle cifre ufficiali di ieri sera, i dispersi della Concordia sono calati da 41 a 39 e i soccorritori confidano di trovarne altri. Le ricerche nel relitto semi-affondato proseguiranno no-stop per tutta la giornata di oggi.

Sommozzatori e specialisti dei nuclei speleo-fluviali dei vigili del fuoco procedono ispezionando 'cabina per cabina' con la speranza di raggiungere altre persone rimaste intrappolate.

Quando sulla Costa Concordia sono partiti i black out elettrici dopo l'impatto con uno scoglio, si sono bloccate le serrature elettroniche delle porte delle cabine, che vengono aperte con badge, e non p escluso - viene ipotizzato - che qualcuno sia rimasto chiuso dentro anche per questo senza poter fuggire.

Stanotte a causa del buio è stato possibile ispezionare solo la parte della nave rimasta fuori dall'acqua, mentre per verificare la parte sommersa si e' dovuto attendere che facesse luce col nuovo giorno.

L'operazione viene svolta in modo accurato e, in particolare per la parte sott'acqua, è previsto l'impiego di speciali strumenti tra cui telecamere capaci di 'vedere' oltre gli oblò e di fendere le oscurità marine nelle aree allagate. Intanto gli alberghi della Maremma nella notte hanno continuato a ospitare parte dei sopravvissuti che devono ancora tornare a casa.

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