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Strada dell’Anglona, consegnati all’Ifras i lavori per la realizzazione del secondo lotto

Sono stati consegnati nei giorni scorsi all’Ifras, solida società per azioni con sede legale a Roma e un avamposto operativo e amministrativo a Elmas, i lavori per la realizzazione del secondo lotto della Strada dell’Anglona, ossia il tratto che va da Osilo a Nulvi, opera che attende di essere realizzata da ormai vent’anni. Dopo aver passato mesi ad affrontare una situazione di cui è la prima vittima, la Provincia di Sassari può finalmente tirare un sospiro di sollievo. La telenovela iniziata la scorsa primavera e che ha avuto il suo culmine a metà estate, quando l’impresa cui era stato aggiudicato l’appalto ha rinunciato definitivamente a intervenire in quel cantiere, è finita. La ditta che si era classificata immediatamente dopo, e che lo scorso novembre aveva firmato il contratto, ha preso possesso del cantiere. Il tempo perduto non potrà più essere recuperato, ma è iniziata la corsa contro il tempo per arrivare prima possibile alla conclusione dell’opera.

Con questo atto, è la speranza di amministratori, dirigenti e tecnici, «si conclude nel migliore dei modi una vicenda per certi versi paradossale», come commenta l’assessore provinciale della Viabilità, Antonio Nieddu, ripercorrendo gli ultimi anni e le vicissitudini più recenti di un’opera che, a dire il vero, è iniziata due legislature fa. Dopo il fallimento del primo tentativo, che si era concluso con la rescissione del contratto con l’impresa che aveva abbandonato il campo a metà della scorsa legislatura, nell’ottobre del 2008 era stato bandito un nuovo appalto. La Provincia aveva indetto la gara mediante procedura ristretta accelerata per l’affidamento dell’opera e aveva invitato alla gara 52 imprese. Si era aggiudicata i lavori l’associazione temporanea di imprese Alpes costruzioni con un ribasso del 25 percento, ma la Fabiani s.p.a., che si era classificata al secondo posto, si era opposta sostenendo che un ribasso così consistente fosse il frutto di una variante tecnica rispetto al progetto predisposto dall’amministrazione.

A porre fine una volta per tutte al contenzioso tra le due imprese era stato il Consiglio di Stato, che nel maggio dello scorso anno ha respinto l’istanza cautelare presentata dalla Alpes e ha di fatto confermato la sentenza con cui il Tar Sardegna, nel marzo 2010, aveva dato ragione alla Fabiani.

La Provincia di Sassari, a quel punto, ha provveduto a riaprire la procedura di gara, verificando l’offerta della seconda classificata, ossia la Fabiani, con la quale tutto è filato liscio sino allo scorso febbraio, con l’aggiudicazione provvisoria dei lavori. Da lì in poi tutto si è fermato. La Fabiani, che partendo da un importo a base d’asta di quasi 10milioni di euro aveva proposto un ribasso per cui l’amministrazione ne avrebbe dovuto sborsare poco meno di 8, ha ritenuto che quell’opera non fosse più conveniente. Il resto del tempo è passato in attesa di formali e definitive comunicazioni, e appena la decisione dell’impresa aggiudicataria ha avuto i crismi dell’ufficialità ci si è rivolti all’Ifras, che nella gara di aggiudicazione risultava subito dopo la Fabiani. In novembre il felice epilogo, e nei giorni scorsi la riapertura del cantiere.

L’Ifras ha firmato un contratto da 8,1milioni di euro, impegnandosi a completare i lavori in diciotto mesi a partire dalla consegna dei lavori. La Provincia di Sassari è già all’opera per fare in modo che l’azienda possa entrare in possesso del cantiere quanto prima.

«La strada dell’Anglona è fondamentale per l’intero sistema viario provinciale e per l’economia di quel territorio, occorre completarla quanto prima», chiede il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici. «Sin dalle dichiarazioni programmatiche, abbiamo indicato la strada dell’Anglona tra le priorità di questa amministrazione, far ripartire subito i lavori è la miglior risposta per un territorio che da anni aspetta il completamento di questo fondamentale snodo viario», ha aggiunto. «Alle rassicurazioni che anche di recente abbiamo fornito agli amministratori e ai cittadini, ora seguono i fatti», aggiunge ancora l’assessore Nieddu. «Speriamo che sia la volta buona – conclude – e che si riesca a recuperare un po’ del tempo perduto». Com