Nei primi giorni del 2012 i militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Sassari hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dall’Autorità Giudiziaria di Tempio Pausania nei confronti di 63 appartamenti di proprietà di una società di Olbia. Il valore complessivo degli immobili è di circa 1,5 milioni di €uro.
Il sequestro è giunto al termine di complesse attività di polizia economico-finanziaria condotte tra il 2010 e il 2011che hanno consentito di smascherare 3 società operanti nel settore dell’edilizia residenziale.
Tali società – come constatato nel corso di verifiche fiscali – hanno diminuito il proprio reddito contabilizzando dei costi inesistenti ed hanno anche omesso di versare le ritenute operate nei confronti dei propri dipendenti.
Dichiarando un reddito inferiore a quello effettivamente conseguito i contribuenti ora scovati hanno versato imposte minori rispetto a quelle dovute per più anni causando un serio danno alle finanze statali e locali e, allo stesso tempo, anche ”mettendo le mani nelle tasche dei cittadini onesti”. E in base alla più recente legislazione, per garantire che le imposte evase possano essere effettivamente recuperate dall’Erario al termine delle procedure amministrative, sono stati sottoposti a sequestro – su ordine dell’Autorità Giudiziaria di Tempio Pausania – 63 beni immobili, siti nel Comune di Trinità d’Agultu nella disponibilità degli evasori.
Anche questa attività si inquadra nella continua azione di controllo svolta dalle Fiamme Gialle al fine di accertare che ognuno versi le imposte dovute proporzionali ai redditi prodotti. Una forma di cultura della legalità fiscale che in un momento storico come quello attuale tutti i contribuenti devono fare propria.