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Monti a Parigi: “L’Europa agisca”

Servono "munizioni" per fare in modo "che sparisca dalla mente dei mercati il rischio relativo alla permanenza dell'Euro". E' un inciso di Mario Monti a far capire la comune volontà di Italia e Francia per una maggiore operatività della Bce e sul rafforzamento del fondo Salva-Stati.

Monti  è convinto che la Banca centrale debba giocare un ruolo più attivo e anche Nicolas Sarkozy vorrebbe che l'istituto di Francoforte intervenisse in maniera maggiormente energica per fronteggiare la crisi economica. Il governo italiano è su questa linea: alla Banca centrale - sostiene Corrado Passera - vanno date "strumenti e risorse necessarie", la risposa dell'Unione europea finora è "stata deludente".

Roma cercava la sponda di Parigi per negoziare con maggiore forza con Berlino. L'appoggio dell'inquilino dell'Eliseo è nelle parole di Sarkozy che apprezza le misure varate dal governo, guarda con "fiducia" all'Italia e prova ammirazione "per la competenza e il coraggio" dimostrato dal Professore. 

Monti ha chiesto a Parigi un sostegno anche per quanto riguarda la partita sul debito, sui negoziati partiti oggi a Bruxelles per ratificare il 'fiscal compact'. Se l'intesa ritenuta "totale" dal presidente francese porterà a risultati concreti lo si capirà mercoledì prossimo nel vertice italo-tedesco a Berlino e soprattutto il 20 gennaio quando sia Sarkozy che Merkel arriveranno a Roma, tre giorni prima dell'Eurogruppo e in tempo per il vertice straordinario del Consiglio europeo in programma per il 30. 

Roma e Parigi "hanno una visione identica" sulle misure da adottare, anche se il presidente francese ha avvertito l'Italia che ha tentato di mediare sulla 'Tobin tax': la Francia è disposta ad andare avanti anche da sola. Monti è in ogni caso riuscito a portare nuovamente l'attenzione sulla necessità che l'Europa non pensi solo alla politica di risanamento dei bilanci - l'Italia "ha fatto uno sforzo senza pari" tra i membri dell'Unione europea, ha detto il presidente del Consiglio - ma soprattutto alla crescita e alla competitività.

Il Professore ha scelto Parigi e soprattutto un convegno sul ruolo dell'Europa per salire nuovamente in 'cattedra' e bacchettare quell'Unione alla quale "ha dedicato gran parte della vita personale". 

Quell'Unione che rischia di fare come Penelope, di "disfare quello che ha già fatto", quell'Unione "molto più debole di quello che pensavamo" e che "rischia divisioni" tra gli Stati membri se la crisi dell'Eurozona non viene gestita con misure "rapide ed efficienti". L'Europa - tuona Monti - è come "l'alpinista che si muove su un crinale pericoloso".

Il presidente del Consiglio si dice "fiducioso, anche se i mercati non lo sono". Ora il compito dei governanti è di trasmettere quella fiducia nell'euro e nell'Unione europea. Per ottenere il risultato sperato "occorre che ogni Paese" faccia "quello che deve fare" e che Francia, Germania e Italia si muovano "mano nella mano" per la costruzione dell'Europa. 

L'Italia ha fatto la sua parte e ora "entro due mesi" il treno di riforme arriverà alla stazione. La 'fase 2' prevede soprattutto un'accelerazione in termini di liberalizzazioni, ma l'impresa è tutt'altro che semplice. "Stiamo aprendo il commercio, certi settori energetici e pubblici. Non è facile, ma sono compiti che abbiamo deciso di assumere e mese dopo mese stiamo cercando di portare a casa dei risultati", ha spiegato il ministro dello Sviluppo al convegno organizzato dal responsabile dell'Industria francese Eric Besson.

"La solidità del sistema bancario italiano" è fuori discussione: lo ha detto il premier Mario Monti in un'intervista alla tv France 24. "Quello italiano è un sistema fra i più solidi, si è impegnato molto meno di altri in operazioni ardite negli anni precedenti", ha aggiunto.

Mario Monti è convinto che l'Italia non rappresenti più un problema per l'Europa e per l'Eurozona in particolare. Il presidente del Consiglio, intervistato da France 24 a margine del summit con il presidente Nicolas Sarkozy a Parigi, ha sottolineato che "se l'Italia, come sta facendo in questi mesi, riesce a non essere più un problema per l'Europa, si tratta già di una buona notizia per l'Europa stessa".

Per Monti per la solidità dell'Ue è di "primaria importanza la cooperazione con la Francia", e affinché "tutti i Paesi Ue possano essere al riparo dalle enormi perturbazioni dei mercati, bisogna che l'Europa tutta insieme faccia il proprio dovere di accelerare il meccanismo di sostegno alla zona euro nel suo insieme".

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