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Ministro dell’Intgerno Cancellieri: “Clima pessimo, temo acuirsi della violenza

Prenderemo gli assassini di Tor Pignattara. È stato un delitto assurdo e orrendo. C'è un uso troppo facile delle armi. Il problema è che a Roma la gente ormai si sente insicura. Controllerò ogni settimana quali risultati sono stati raggiunti". In una lunga intervista a 'la Repubblica', il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, dopo la rapina finita nel sangue a Roma non nasconde la sua preoccupazione per "le tensioni sociali che attraversano il Paese" e per "lo smarrimento e l'inquietudine della gente che ha paura di perdere il lavoro". E osserva: "Fatti come l'omicidio della piccola Joy e del suo papa' non sono prevedibili. Ma per i tanti segnali di forte inquietudine che mi arrivano posso dire che non mi aspetto un anno tranquillo".

L'elenco dei 'casi' preoccupanti è presto fatto: "i pacchi bomba a Equitalia, i proiettili e le minacce che li hanno seguiti - argomenta il ministro dell'Interno - fatti che appartengono, in modo più o meno proprio, alla galassia anarco insurrezionalista. Ancora: la protesta per Finmeccanica a Genova e quella sull'autostrada a Palermo.

Per non parlare della Tav, un difficile capitolo tutto a se' stante. Attraversiamo un momento socialmente delicatissimo: le aziende sono in difficoltà, la gente la
paura di perdere il lavoro e, quando lo perde, è terrorizzata all'idea di non trovarne un altro". Che non è altro che "la cornice ampia in cui poi si manifestano gravi fatti di criminalità di strada" e l'omicidio di Tor Pignattara.

Per il ministro "attraversiamo una fase molto complicata. Da un lato c'è un imbarbarimento dei costumi, un modo violento di agire, che porta poi a reazioni comportamentali conseguenti, c'è uno stato d'ansia diffuso anche tra le categorie più ambienti, c'è un'incertezza complessiva per il futuro. Ci sono inquietudine e smarrimento tra la gente". Quello di Roma è "un delitto assurdo e violento" e, sottolinea il ministro, "non sappiamo ancora cosa sia accaduto e quale sia la matrice, quello che diciamo per ora sono solo ipotesi. Purtroppo c'è un uso troppo facile delle armi: ci sono armi ovunque. Ma questo non è il delitto di uno che vede la bambina di sei mesi e le spara, un delinquente professionale forse non l'avrebbe fatto.
Tutti noi, dal ministro fino all'ultimo agente, siamo impegnati e faremo di tutto per prendere quegli assassini".