Tasse: pagare tutti per pagare tutti meno. Sarebbe giusto. Ma in Italia, specialmente negli ultimi tre lustri, grazie anche all’insegnamento dell’ex premier che diceva che quando uno stato chiede troppe tasse, sarebbe stato giusto evaderle, pagare le tasse non è un dovere civico ma è un dovere assoluto essere più furbi degli altri, e vantarsene anche, e, quindi, bisogna evadere. Così chi paga ed ha pagato sempre, sono i lavoratori dipendenti e i pensionati che non possono certamente nascondere nulla al fisco, dal momento che lo Stato prima preleva dai loro guadagni mensili e poi restituisce il resto, diventato sempre meno.
Quindi, ad inizio giornata si parte con caffè e cornetto, senza scontrino. Poi l'appuntamento con la colf, dieci euro l'ora per quattro ore, in nero. La macchina dall'elettrauto: fanno trecento euro con la fattura e duecentodieci senza. E poi la pizzeria che scrive il conto a penna direttamente sulla tovaglia di carta o l'agriturismo che non registra gli ospiti, così può fare lo sconto.
È l'evasione continua, quella che non fa notizia ma che non si ferma mai, e scandisce la vita quotidiana degli italiani. A tenere la contabilità è il sito evasori.info, i cui dati, rielaborati dall'Adnkronos, fotografano il fenomeno in tempo reale attraverso le segnalazioni spontanee: alle 16 del 2 gennaio sono 28.3853 per 46.295.758,43. Una somma quasi raddoppiata in sei mesi: il 24 giugno scorso erano 106540, per 24.336.354,32 euro.
Basta chiamare un idraulico o un elettricista per vedere banconote che girano senza un pezzo di carta che attesti il pagamento.
Ma capita anche che sia un avvocato a chiedere di saldare una parcella in contanti, perché con l'assegno 'fanno mille euro di più’. Per non parlare del dentista, dove interi piani tariffari possono essere declinati secondo il doppio binario: migliaia di euro con regolare fattura, oppure migliaia di euro, ma un po' di meno, con una qualche fattura ogni tanto.
Poi ci sono le ripetizioni di matematica dei figli, cinquanta euro l'ora, in nero. E anche il maestro di tennis, che gonfia il portafogli come quello di un benzinaio.
Ancora, e in questo caso le somme aumentano, ci sono i lavori di ristrutturazione di casa: l'impresa non vuole assegni, solo contanti. Lo impongono i fornitori, è la giustificazione che ricorre.
I dati, raccolti dalla nascita del sito a marzo 2008 fino a alle 16 del 2 gennaio 2012, sono fin troppo eloquenti, trattandosi di segnalazioni spontanee: 283853 segnalazioni per 46.295.758,43. Una somma quasi raddoppiata in sei mesi: il 24 giugno scorso le segnalazioni erano 106540, per 24.336.354,32 euro.
I maggiori evasori risultano, nell'ordine:
1) servizi finanziari in provincia di Como
2) costruttori edili in provincia di Treviso
3) immobiliari della provincia di Roma
4) medici e dentisti in provincia di Milano
5) medici e dentisti in provincia di Roma
6) studi legali e notai in provincia di Roma
7) ristoratori della provincia di Firenze
8) medici e dentisti in provincia di Napoli
9) immobiliari in provincia di Milano
10) medici e dentisti in provincia di Milano
Ecco le somme evase per categoria, secondo le segnalazioni raccolte:
- medici e dentisti 4,4 mln
- costruzione di edifici: 3,8 mln
- immobiliari 2,8 mln
- ristoranti 2,6 mln
- studi legali, avvocati e notai 2,4 mln
- bar 1,9 mln
- servizi per la persona 1,8 mln
- idraulici, elettricisti 1,4 mln
- rivenditori auto e moto 1,4 mln
- commercio ingrosso 1,3 mln
- commercio 1,2 mln
- sport e intrattenimento 1 mln
- servizi finanziari 1 mln. Com