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Saldi invernali, Confcommercio Cagliari: in provincia la spesa supererà i 48 milioni di euro ogni famiglia sarda spenderà 332 euro

Oltre 48 milioni euro: è la spesa stimata per i saldi invernali nella provincia storica di Cagliari che sull’Isola prenderanno il via giovedì 5 gennaio per concludersi l’8 marzo. È il dato che emerge dalle previsioni dell’Ufficio Studi della Confcommercio di Cagliari. Dall’indagine risulta che nella provincia storica di Cagliari saranno 150mila le famiglie che approfitteranno degli sconti di fine stagione, generando una spesa che rappresenta, nella media, circa il 22% del fatturato annuo di settore. Secondo Confcommercio Cagliari le vendite saranno in linea con lo scorso anno.
Se a livello nazionale le vendite media per nucleo familiare si attesteranno sui 403 euro, in Sardegna si prevedono importi di spesa leggermente più bassi, stimabili in 332 euro per famiglia. Sempre più ricercati gli acquisti scontati di telefoni cellulari, apparecchi hi-tech, tablet, divani e arredamento per la casa in generale. “Vista la crisi, la speranza è di poter recuperare una quota significativa con i saldi” commenta Giancarlo Deidda, presidente di Confcommercio Cagliari.

Confcommercio Cagliari sottolinea che per i saldi esistono alcune regole da seguire, fissate dalla legge regionale sul commercio. In particolare, è obbligatorio indicare il prezzo iniziale del prodotto (che non è necessario sia della stagione corrente), la percentuale di sconto ed il prezzo finale proposto al consumatore. L’associazione fornisce anche alcune indicazioni a beneficio di un acquisto consapevole da parte del consumatore. Cambi merce: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato. In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Prova dei capi: non c'è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione. Com