«Decidere di impiegare i fondi destinati al restauro ed alla conservazione dei beni culturali a favore dell'edilizia penitenziaria rappresenta un errore gravissimo. I monumenti, la cultura, le biblioteche ed i palazzi storici sono uno dei patrimoni più importanti per il nostro Paese. Un comparto che andrebbe valorizzato ed aiutato piuttosto che punito o messo nella condizione di non poter esprimere le proprie potenzialità», questa l'opinione del deputato del Pdl Bruno Murgia in merito alle indiscrezioni pubblicate sul quotidiano “La Repubblica”.
Secondo la testata, l'Esecutivo ha deciso di dirottare la quota del 5xmille destinata allo Stato all'emergenza carceraria piuttosto che agli interventi sul patrimonio artistico. «Il sovraffollamento dei penitenziari è un problema serio – commenta il componente della commissione Cultura – I beni artistici non si possono permettere il lusso di rinunciare a 57 milioni di euro. Secondo alcune stime saranno ben 1.600 gli interventi che non potranno più essere portati avanti. Un numero considerevole che avrà anche severe ricadute occupazionali».
«Il ministero della Giustizia è in grado di fare fronte alle proprie spese senza bisogno di ricorrere a soluzioni estemporanee – conclude Murgia – Si possono restaurare le carceri senza strangolare la cultura. Per farlo si potrebbe pensare ad una gestione più attenta dei beni e delle somme sequestrate alla criminalità organizzata. Un patrimonio che spesso viene lasciato in disuso per anni». Com