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Commissione Sanità – Audizione dei rappresentanti delle Associazioni della riabilitazione.

Quest'oggi, l’ufficio di presidenza della commissione Sanità, presieduta da Felice Contu (Udc-Fli), ha sentito in audizione i rappresentanti delle Associazioni di riabilitazione Aias, Anffas, Acris e Opera Gesù Nazareno.

Il responsabile del settore Affari generali dell’Aias Tommaso Pintori ha tracciato un quadro generale del settore, per molti versi comune a quello delle altre Associazioni. "Nel febbraio scorso – ha spiegato – la Giunta Regionale ha emanato una delibera con cui è stata rideterminata l’offerta assistenziale, sia attraverso la revisione delle tariffe che con l’individuazione di un tetto massimo per le prestazioni. L’effetto di questo meccanismo, per certi aspetti corretto soprattutto perché ha riportato le tariffe ai livelli del ’98 (quando ci fu un primo taglio del 30%), è che risulta quasi impossibile soddisfare gli attuali livelli di domanda. Già nel 2011 il tetto delle prestazioni è stato superato delineando una tendenza che proseguirà nel 2012. Se aggiungiamo che, data la particolare natura socio-sanitaria delle prestazioni, è difficile opporre un rifiuto alle richieste di pazienti che vivono un forte disagio, si ha la misura delle criticità da affrontare anche tenendo presente che le nostre strutture sono onlus e quindi non producono profitti ma, se possibile, risorse per coprire i costi di esercizio, migliorare l’efficienza delle attrezzature, rinnovare le tecnologie ed investire nella formazione del personale."

A nome dell’Anffas, il direttore Mariano Girau si è invece soffermato sulle procedure che regolano il trasferimento delle risorse alle Associazioni, 9milioni di euro in tutto, sottolineando un primo problema: "Fino all’anno scorso l’erogazione avveniva tramite le Asl, grosso modo a 60 giorni dalla presentazione della fattura. Quest’anno è accaduto però che l’Assessorato ha ripartito i fondi fra le 8 Aziende sanitarie solo a novembre chiedendo ai beneficiari il rendiconto aggiornato del 2011. Ciò significa non solo che, nella migliore delle ipotesi, avremo i fondi nei primi mesi del 2012 ma soprattutto che, in termini reali, la mia Associazione ha accumulato un credito di circa 1 milione di euro, di cui l’80% sarà assorbito dalle spese per il personale. Il budget complessivo di 9 milioni è comunque insufficiente e mentre per il 2011 la situazione potrà probabilmente essere gestita con l’utilizzo di fondi residui, per l’anno prossimo i problemi sono destinati ad aumentare".

"Stiamo vivendo la crisi più pesante dei 50 anni della nostra storia -ha poi osservato il direttore generale dell’Opera Gesù Nazareno Michele Marras - non credo che potremo sostenere un anno in questa situazione di incertezza, con le prestazioni socio-riabilitative che rappresentano oltre la metà del nostro fatturato e vengono pagate a consuntivo, le fatture aperte con i fornitori e le liste d’attesa che si allungano senza che possiamo intervenire". Il Presidente dell’Acris Salvatore Pani, infine, ha sollecitato una costante interlocuzione con l’Assessorato, "perché molto spesso le Associazioni si trovano a disagio nel doversi districare attraverso le strutture burocratiche delle Asl e degli stessi Comuni, in una situazione a macchia di leopardo nella quale a seconda delle realtà in cui si opera, bisogna produrre un numero maggiore o minore di documenti per il trasporto dei disabili."

Dopo gli interventi delle Associazioni, hanno preso la parola per alcuni approfondimenti specifici il vice Presidente della Commissione on. Giovanni Mariani (Idv) ed il segretario on. Onorio Petrini (Pdl). Il Presidente Contu, sintetizzando i contenuti della riunione, ha affermato che la Commissione "ha acquisito una serie di elementi utili a comprendere la reale situazione del settore riabilitativo in Sardegna. Tali elementi saranno sottoposti al più presto alla Commissione in sede plenaria ed oggetto di una audizione specifica con l’Assessore della Sanità". Red.