Il Consiglio dei Ministri è convocato domani, mercoledì 28 dicembre 2011, alle ore 15,00 a Palazzo Chigi. Al primo punto dell'ordine del giorno figurano "indicazioni del Presidente del Consiglio sul programma di lavoro delle prossime riunioni del Consiglio dei Ministri".
Ecco di seguito i punti in discussione domani che completano l'ordine del giorno:
Decreto legislativo: Misure per il riassetto della normativa in materia di pesca e acquacoltura, a norma dell'articolo 28 della legge n. 96 del 2010 (Politiche Agricole);
Decreto legislativo: Modifiche ed integrazioni al DLG n. 214 del 2005, recante attuazione della direttiva 2002/89/CE, concernente le misure di protezione contro l'introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità, a norma dell'articolo 33 della legge n. 96 del 2010 (Politiche Agricole - Affari Europei) - Esame Preliminare;
Decreto presidenziale: Regolamento recante adeguamento delle tabelle relative agli uffici marittimi di Civitavecchia, Barletta, Capri, Ponza, Porto San Giorgio, S. Agata di Militello e Ostia - sostituzione della tabella della giurisdizione marittima relativa alla direzione marittima di Cagliari (Infrastrutture E Trasporti); - Varie Ed Eventuali.
"In occasione dell'ultima dichiarazione di voto per la fiducia alla manovra in Senato sono stato molto chiaro. Sosteniamo il governo Monti per un'opera di risanamento economico sempre più complessa, vista la crisi internazionale. Ma riteniamo che i temi della politica, della riforma elettorale, della riforma costituzionale, debbano essere competenza dei partiti politici". Lo dichiara il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri.
"Sarebbe ben strano - aggiunge - se un governo tecnico si intromettesse, anche attraverso suoi esponenti, in queste vicende. E l'iperattivismo di alcuni potrebbe causare tensioni con conseguenze dannose e sconsigliabili. Dobbiamo lavorare per confermare il bipolarismo e semmai aprire un grande confronto sul presidenzialismo. Ne abbiamo uno 'di fatto', potremmo costruirne uno di diritto. Al Senato, insomma, abbiamo parlato con chiarezza. La politica si dimostri in grado di fare la propria parte nel percorrere il sentiero delle riforme. Ma il governo si limiti ai compiti per il quale è nato e per i quali ha ottenuto la fiducia. Alcuni protagonismi possono causare solo danni. E non ci riferiamo, ovviamente, al presidente Monti
L'Udc protagonista della politica post natalizia. Oggi Pier Ferdinando Casini attacca i partiti: "E' surreale come la politica si comporti nei confronti del Governo Monti. Leggendo i giornali, sembra che molti, scampato il pericolo, siano pronti a riprendere le vecchie abitudini. Ma il pericolo è più che mai davanti a noi e, se non cancelliamo le vecchie abitudini, potrebbe travolgerci".