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A Roma nei giorni scorsi si è tenuta una conferenza dei servizi per la realizzazione del gasdoto Algeria Italia

A Roma, si è tenuto nei giorni scorsi, una Conferenza dei servizi, convocata dal Ministero per lo Sviluppo Economico, al quale hanno partecipato tutti gli Enti e le Società interessate al progetto: un passaggio fondamentale per la realizzazione del metanodotto GALSI in Sardegna. Su delega del presidente, Massimiliano de Seneen, per la Provincia di Oristano, era presente l’Assessore provinciale ai Lavori Pubblici e Infrastrutture, Gianni Pia, intervenuto insieme al dirigente del Settore Ambiente,  Antonio Sanna. In discussione, c’era l’autorizzazione alla costruzione del metanodotto che dall’Algeria, dovrebbe convogliare in  gas in Italia attraverso la Sardegna, con l’accertamento della conformità urbanistica, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, l’approvazione del progetto e la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera.

Il ruolo strategico del metanodotto GALSI, è stato ribadito più volte nel corso dell’incontro e la sua realizzazione, potrebbe essere fondamentale per il sistema energetico ed economico del territorio provinciale e dell’intera isola. La Provincia di Oristano, ha vincolato il parere favorevole a condizione che, a parziale compensazione delle servitù gravanti sui territori, le reti cittadine di tutti i Comuni della Sardegna, dovranno essere collegate al metanodotto principale, con la realizzazione delle strutture necessarie (condotte di adduzione dalla rete primaria,  stazioni di decompressione e opere accessorie), da realizzarsi contemporaneamente alla esecuzione del metanodotto con risorse europee, nazionali o regionale che non devono gravare sulle comunità locali. Inoltre, il costo del GPL deve essere adeguato al prezzo imposto per il metano nelle altre Regioni, sino alla realizzazione del metanodotto e delle opere necessarie per l’allacciamento delle utenze, e deve essere garantito, per la realizzazione delle opere di connessione dalla dorsale ai bacini intercomunali, il coinvolgimento e l’affidamento di almeno il 50% delle commesse alle imprese locali con sede legale in Sardegna.

Per quanto riguarda gli altri aspetti connessi alla realizzazione dell’opera, la Provincia di Oristano, ha anche condizionato il proprio parere positivo pure agli aspetti strettamente esecutivi, in quanto la Società costruttrice, , per l’esecuzione dei lavori, dovrà richiedere apposita concessione. Per le acque meteoriche drenanti, le aree scoperte interessate da lavorazioni, il deposito, lo stoccaggio di materiali potenzialmente inquinanti e il transito mezzi, dovranno essere adeguatamente gestite e trattate prima dello scarico, e anche per questo,i dovrà essere richiesta alla Provincia specifica autorizzazione.

La terra e la roccia di scavo, dovranno essere prioritariamente riutilizzati e dovrà essere ripristinata la copertura vegetale nelle aree libere da altri manufatti.

Tali richieste, sono state illustrate nel corso della Conferenza e formalmente consegnate alla dirigente del Ministero per lo Sviluppo Economico, Concetta Cecere, con richiesta di inserimento integrale e sostanziale nel verbale della riunione dei tre documenti presentati. Nelle prossime settimane sarà trasmesso dal Ministero il verbale sottoscritto con allegate tutte le dichiarazioni rese in sede di Conferenza.

I rappresentanti del GALSI e della SNAM, hanno garantito che l’opera progettata, consentirà anche lo scambio del flusso di approvvigionamento nelle due direzioni.

Su fronte delle risorse necessarie all’intervento, ampie sono state le rassicurazioni dell’assessore all’Industria della Regione Sardegna, Alessandra Zedda, circa l’impegno della Regione sul reperimento dei fondi necessari alla connessione, dalla dorsale del metanodotto alle reti intercomunali (38 bacini) in via di realizzazione.