Il Presidente della Provincia di Nuoro, Roberto Deriu, in una lettera indirizzata al Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e alla Presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, ha dichiarato: "Negli ultimi giorni le analisi effettuate sull’acqua fornita da Abbanoa alla città di Nuoro e a numerosi paesi della Provincia hanno evidenziato la presenza, per alcuni parametri, di valori oltre i limiti di legge costringendo i sindaci ad emettere le ordinanze per imporre il divieto di bere l’acqua della rete idrica".
"La patente incapacità del gestore idrico di funzionare anche soltanto ai limiti dell’adeguatezza, - ha proseguito il Presidente della Provincia - essendo ormai chiara l’impossibilità per lo stesso di garantire un servizio efficace, è arrivata dunque a minacciare la vita dei cittadini. Al cospetto di pericoli certi e reali per la salute dei sardi non si può più far finta di niente e diventa urgente e non più rinviabile risolvere i problemi legati all’’inefficienza del gestore idrico che sono diventati una prepotente emergenza sociale, sanitaria ed economica per dimensione ed importanza. Ai pericoli per la salute, infatti, si aggiungono quelli noti e più volte evidenziati relativi alla situazione economico- finanziaria del gestore che si avvia, come previsto, ad avere debiti per un miliardo di euro; un limite raggiunto il quale sarà impossibile evitare quell’ idro-disastro che avrà effetti devastanti sulle casse della Regione, che sarà costretta ad intervenire sempre più spesso e con risorse sempre maggiori. E’ tempo di spezzare questa spirale senza fine e cercare, invece, di innescare un percorso virtuoso che possa ridare efficienza al servizio, garantendo la salvaguardia della vita e della salute delle persone e, contemporaneamente, assicurando ai sardi e all’isola un servizio all’altezza di uno standard di vita normale e moderno".
"Appare dunque prioritario approvare la legge di riordino del servizio idrico regionale, della quale si parla da ormai un anno e mezzo e per la quale esistono proposte, come quella presentata dall’on.le Cesare Moriconi, che sottolineano la necessità di un’analisi tecnica della questione. La consapevolezza che le nuove disposizioni, così come quelle ora in vigore, avranno un impatto enorme su ogni aspetto della vita della Sardegna ha portato 25.000 sardi a sottoscrivere il manifesto con la richiesta di prevedere il rispetto del principio di ottimalità nella definizione della dimensione degli ambiti da assegnare al gestore quale condizione necessaria per riportare in efficienza il servizio. Anche a loro nome - ha concluso Deriu - mi rivolgo a Voi, in qualità di rappresentati di coloro che dovranno proporre e decidere, perché abbiate la sensibilità di inserire nell’agenda politica prima di ogni altra cosa l’analisi e la soluzione della situazione relativa alla gestione del servizio idrico in Sardegna, nel rispetto delle leggi vigenti e nel solo interesse dei cittadini". Red.