Il Capogruppo del Pd, Giampaolo Diana, a seguito dell'incontro di questa mattina tra la Commissione Bilancio ed il governatore sardo, ha affermato: "Stamane l’audizione del Presidente Cappellacci in Commissione Bilancio, all’indomani del suo incontro con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Catricalà. Ennesimo viaggio della speranza!".
"Torna da Roma a mani vuote. Zero euro sulle entrate, nessun allentamento sul patto di stabilità. A poco serve che il Presidente ci abbia riferito d’aver chiesto al Governo di avere risposte entro il 15 gennaio. Se una novità c’è stata nell’audizione del Presidente della Regione, purtroppo questa crea ulteriori problemi alla Sardegna. Infatti parrebbe, per affermazione del Presidente confortato dagli uffici, che quanto ci è dovuto in ragione d’anno dal nuovo quadro d’entrate a seguito della riscrittura dell’Art. 8 dello Statuto, non siano 860 milioni di euro bensì circa 500. Siamo alla beffa! Nonostante l’approvazione delle norme di attuazione approvate l’8 marzo scorso, tra l’altro non necessarie per l’attuazione dell’art. 8, dalle quali risulta chiaro che il credito che vantiamo nei confronti dello Stato è di 860 milioni di euro, ad oggi non solo non abbiamo avuto un solo euro ma si rimette in discussione la stessa quantità di risorse".
"Per tre anni Cappellacci e la sua Giunta hanno tenuto il confronto con il Governo imperniato al servilismo nei confronti di Berlusconi. Ora che dovrebbe esserci un Governo più attento, se non altro al rispetto e attuazione delle leggi soprattutto di rango costituzionale come l’art. 8 dello Statuto, il Presidente della Regione alla sua storica inconcludenza aggiunge un preoccupante stato confusionale sul tema delle entrate. Non possiamo nell’interesse più generale dei sardi tollerare ulteriormente questa situazione. Per questo rilancio l’appello a tutte le forze politiche in Consiglio Regionale affinchè senza perdere ulteriore tempo il Consiglio stesso nelle forme che riterrà più opportune e d’intesa con le parti sociali e il sistema delle autonomie locali, assuma l’iniziativa di chiedere al Capo dello Stato e al Presidente del Consiglio dei Ministri un confronto per chiedere a questi l’attuazione immediata del novellato Art. 8 e la rinegoziazione del Patto di Stabilità". Red.