L'Istat gela il rialzo di Piazza Affari e la discesa dello spread: l'Italia è ufficialmente in recessione. Nel terzo trimestre dell'anno, dice l'ufficio di statistica, il Pil si è ridotto dello 0,2% . I dati sul Prodotto interno lordo, la ricchezza del Paese, sono stati rivisti al ribasso anche per i primi due trimestri del 2011. La crescita tendenziale, cioè rispetto al trimestre corrispondente del 2010, del primo trimestre di quest'anno è stata rivista da +1% a +0,8%, mentre quella del secondo trimestre passa da +0,8% a +0,7%. Restano invece invariati i dati sulla crescita congiunturale, cioè rispetto al trimestre precedente: +0,1% nel primo trimestre 2011 e +0,3% nel secondo trimestre.
I mercati sono intanto in attesa della prima maxi operazione Bce di finanziamento alle banche. Si tratta di prestiti illimitati a tre anni al tasso dell' 1% con i quali la banca centrale intende contrastare i rischi di stretta creditizia alle imprese e alle famiglie europee, il cosiddetto «credit crunch». Per l'amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni si tratta di «un passo importante»: il ricorso delle banche «sarà massiccio», ha detto assicurando che la banca milanese utilizzerà i fondi «per la clientela e l'economia reale»
Il differenziale tra i Btp 10 anni e il Bund tedesco in netto calo a 447 punti in mattinata è risalito a 458 dopo la diffusione dei dati Istat. Piazza Affari ha dimezzato il rialzo allo 0,6%.