Press "Enter" to skip to content

“Bipolarismo archiviato, Bossi e Di Pietro sono stati più bravi di me”

"Bossi e Di Pietro sono stati molto più bravi di me: hanno archiviato in breve tempo il bipolarismo come io non sarei riuscito a fare". Non risparmia una dose di ironia emiliana, Pierferdinando Casini, davanti alle telecamere di Uno Mattina, nella valutazione delle conseguenze politiche del varo del Governo Monti. 

Il leader Udc, che molti indicano come il Grande Architetto dell'attuale esecutivo e futuro candidato forte per il Quirinale, non nasconde la sua soddisfazione per il recupero di centralità del Terzo Polo negli equilibri politici nazionali: "La politica è come la vita: è bella perché è varia. Se 4 anni fa avessi detto, con pochi parlamentari Udc riusciti a entrare in Parlamento e una maggioranza di Berlusconi con un margine di 100 deputati, che si sarebbero verificate tutte queste cose, mi avrebbero preso per matto. Ma abbiamo creduto, abbiamo continuato a fare una politica seria e prima o poi questa paga", insiste Casini.

Casini si è detto "totalmente d'accordo con Fini e con la sua impostazione" circa la riforma della legge elettorale. "Quella idea di bipolarismo, non del bipolarismo e della democrazia dell'alternanza su cui tutti siamo d'accordo in teoria, l'hanno
archiviata in questi giorni Lega e Idv". Quanto al modello di sistema elettorale che vorrebbe, Casini osserva: "A me piace il tedesco ma siccome mi siedo con forze che la pensano diversamente sono pronto al confronto".

"Ieri ho parlato con Berlusconi durante la cerimonia al Quirinale era da tempo che non ci parlavamo - svela il leader Udc - L'ex premier mi sembra perfettamente conscio dell'importanza di questo governo e di questo periodo di decantazione. Chi ha vinto le elezioni sa che oggi è necessaria una condivisione più ampia perché l'Italia è a un
passo dal baratro".

"Non so se c'è un patto segreto tra Alfano e Bersani: io spero che il patto sia palese, lo auspico", dice ancora Casini commentando le indiscrezioni apparse sui
quotidiani circa un patto tra il segretario del Pdl e quello del Pd.

"Se lo fanno segreto - ha sottolineato Casini - vuol dire che c'è qualcosa da nascondere, quindi passino dal patto segreto, che non so se c'è, al patto palese. Le forze politiche non possono sottobanco, quasi vergognandosene, appoggiare questo governo che ha il compito di salvare l'Italia".

Nella riforma del mercato del lavoro, Casini suggerisce di "non partire dall'articolo 18" ma "da altre questioni: però forse pensare che non ci sono tabù è sbagliato, l'articolo 18 non può essere un tabù".

Sulla corruzione che torna a diffondersi nei palazzi della politica, Casini sostiene che 
"ci sono le pecore nere come in ogni categoria, ma in politica c'è anche chi ci crede".