A prendere la parola durante la seduta congiunta del Consiglio regionale con il Cal anche Roberto Marceddu, sindaco di Gairo, che si è concentrato sull’importanza dell’esistenza dei piccoli comuni asse portante dell’ossatura istituzionale della Sardegna nel loro stretto rapporto con i cittadini. Sulla stessa linea il collega di Sestu, Aldo Pili che ha posto l’accento sulle difficoltà enormi in materia di bilancio degli enti locali anche alla luce dell’ultima manovra Monti.
Anche Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, ha focalizzato il suo intervento sulle difficoltà dei Comuni in questo momento di crisi. Ma esiste una crisi peggiore di quella economica - ha affermato Zedda - quella della fiducia nei confronti delle istituzioni e della politica. La politica non può delegare ai tecnici la soluzione dei problemi da essa stessa generati. Per Zedda sì alle riforme per migliorare la macchina regionale, ma non credo nel moltiplicarsi delle assemblee che dovrebbero avere il compito di portare avanti quello che deve essere fatto dal Consiglio regionale.
Il lavoro sulle riforme è in capo al Consiglio regionale - ha insistito il sindaco di Cagliari - magari allargato a figure e rappresentanze esterne. No alla duplicazione di organismi e strumenti che appesantirebbero, invece che alleggerire, la macchina regionale. Zedda ha concluso sottolineando la necessità di rapporti stretti, corretti ed efficienti tra i Comuni e le strutture regionali, in particolare quelle che si occupano di enti locali, rapporti che non devono essere viziati e condotti da figure secondarie che non ne hanno la titolarità. Red-com