Enrico Lobina, Consigliere comunale di Cagliari, Fabio Botta, Segretario provinciale PdCI, Cagliari, e Giovannino Deriu, in relazione alla situazione del Teatro Lirico della città di Cagliari, hanno affermato: "Il Piano industriale presentato del Sovrintendente Gennaro Di Benedetto è inadeguato. E' impreciso e, nelle sue parti fondamentali, sbagliato o lacunoso. L’assunto di fondo di tutto il piano è che un aumento delle produzioni artistiche porterebbe ad un aumento dei costi e, quindi, del rapporto costi/ricavi. E' un ragionamento errato. Nel momento in cui ci sono costi fissi importanti, ed in cui la parte maggioritaria delle entrate proviene da finanziamenti pubblici, perché si dovrebbe lavorare di meno?".
"Noi vogliamo - hanno preoseguito Lobina, Botta e Deriu - un aumento ed un miglioramento delle produzioni. Vogliamo che le attività del Teatro Lirico si rivolgano a fasce della popolazione e aree geografiche finora poco interessate alla più grande fabbrica culturale della Sardegna. Nel Piano non vengono quantificate le voci che, sviluppate nel corso del triennio 2012-2014, miglioreranno le condizioni del Teatro. Vi sono delle enunciazioni, ma non vengono presi impegni concreti. L’unico impegno preso è che i lavoratori guadagneranno di meno. Se vi fosse la prospettiva di un rilancio serio del Teatro Lirico, per cui dopo 2-3 anni a tutti i lavoratori saranno di nuovo corrisposti i salari tagliati, lo si potrebbe anche comprendere. Ma non c’è niente di tutto questo".
"Il Piano industriale - hanno concluso i tre - va riscritto. Bene ha fatto il Presidente della Fondazione a chiedere ai sindacati di presentare proposte. Dopo la riformulazione del Piano industriale, il Sovrintende Di Benedetto se ne deve andare. Si proceda ad un bando internazionale e si individui la nuova guida del Teatro. Serve una gestione manageriale e avveniristica del Teatro Lirico di Cagliari. Non abbiamo bisogno di chi pensa che tagliare sia l’unica soluzione". Red.