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KI ministro Profumo riparte dalla scuola pubblica

Il ministro della Pubblica Istruzione, Francesco Profumo, ha confermato oggi a Savona che saranno riaperti "al più presto" i concorsi nella scuola pubblica. "Dobbiamo farlo al più presto - ha detto il ministro parlando con i giornalisti a margine di un incontro a Savona -.

Da 13 anni non ci sono più concorsi pubblici, e questo è senz'altro un tema su cui bisogna lavorare". L'ultimo concorso per la scuola risale al 1999. Secondo il ministro "è ormai tempo" di varare entro il 2012 un maxi concorso, al quale potrebbero essere interessate "trecentomila persone", dalle scuole elementari, alle medie, alle superiori.

Il ministro dal Comune a Savona, sua città natale, ha poi aggiunto: "Credo che la scuola, che è il fondamento della crescita di un paese, debba avere un'attenzione diversa rispetto a quella che c'è stata fino ad oggi".

Il ministro ha poi annunciato: "Sto lavorando per arrivare nel mese di gennaio a presentare alle commissioni parlamentari il piano della scuola, sull'Università, sulla ricerca e sull'innovazione"'.

Quanto all'Università Profumo ha spiegato: "Credo che l'Università debba diventare un patrimonio del Paese. Quindi, le sedi universitarie devono essere capaci ad attrarre studenti del territorio, ma non solo. La vera sfida è proprio questa: dobbiamo riuscire a trasformare le nostre università in luoghi in cui i nostri ragazzi si possano confrontare con tutti".

Il ministro, che nel pomeriggio incontrerà il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, ha poi parlato dell'operazione degli Erzelli a Genova: "Credo in questo
progetto - ha detto Profumo - dove possono convivere università, aziende e centri di ricerca e nel nostro Paese ci sono già degli esempi che funzionano molto bene. Lo sviluppo degli Erzelli, quindi, rappresenta la strada giusta. Ora occorre fare un

business plan completo per poi trovare i soldi necessari per avviare l'operazione". 

Altro tema prioritario del programma del ministro Profumo è la sicurezza degli edifici
scolastici. L'obiettivo è quello di riqualificare 1.620 edifici scolastici, il 54% di quelli inseriti nella lista nera.

Come evidenziato dal rapporto 'Ecosistema Scuola', il patrimonio immobiliare destinato a scopi didattici registra oltre il 60% degli edifici risalenti a prima del 1974. Il 36,5% degli edifici necessita di manutenzione urgente e solo il 10% è costruito con criteri antisismici e il 54% possiede il certificato di agibilità. 

Sul sito del ministero dell'Istruzione, a breve, sarà resa pubblica l'Anagrafe dell'edilizia scolastica e il piano degli interventi per la messa in sicurezza degli edifici. 

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