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Giovani Uds – Il coordinamento regionale definisce la linea politico-programmatica per il 2012.

I vertici giovanili dell’UdS si sono ritrovati a Oristano per definire la linea politico-programmatica per il 2012 e avviare la campagna di tesseramento che si concluderà a fine maggio prossimo.

A pochi mesi dall’appuntamento congressuale che nel marzo scorso ha formalizzato la nascita ufficiale del coordinamento regionale, guidato da Alessandra Boldetti, il coordinamento ha rilanciato con forza la "Proposta di legge di iniziativa popolare sulla riduzione del prezzo del carburante per i sardi residenti" che, presentata nel dicembre 2008 al Consiglio Regionale dal Movimento giovanile dell’Uds, fu accompagnata da un consenso di oltre 11mila firme. "La Sardegna in ragione della sua insularità e dell’assenza di prodotti energetici competitivi – ha evidenziato Alessandra Boldetti - sostiene un carico superiore a qualsiasi regione d'Italia e d'Europa per spese e per oneri energetici che gravano sui consumi delle famiglie e sulle imprese. Per questo motivo rinnoviamo l’appello al Consiglio Regionale, e a tutte le forze politiche, per approvare con celerità e determinazione una legge che consenta ai cittadini sardi di usufruire di un congruo sconto sul prezzo della benzina, proporzionato al costo che la Sardegna paga in termini di impatto ambientale, per la presenza della raffineria in uno dei siti strategici del territorio isolano nonché per compensare la grave carenza infrastrutturale dei trasporti".

"A distanza di quasi tredici anni dall’approvazione della legge regionale n. 11 del 1999 "Iniziative e coordinamento delle attività a favore dei giovani" – hanno sottolineato i giovani dell’UdS - la Sardegna è ancora carente di organismi e strumenti rappresentativi che mostrino con chiarezza la volontà della politica di investire sui giovani, di considerarli come soggetti attivi, utilizzandone la vitalità e le energie". In particolare, il coordinamento regionale ha segnalato la mancata istituzione della Consulta regionale giovani, prevista dalla stessa legge quale organo propositivo e consultivo della Giunta in materia di politiche giovanili, nonché i ritardi nella predisposizione di un progetto di legge regionale centrato sui giovani.

"Vogliamo dialogare e collaborare con la classe politica, ma anche con altri movimenti e associazioni giovanili, offrendo il nostro contributo di idee e proposte – ha affermato il coordinatore Alessandra Boldetti – perché siamo convinti che, solo attraverso azioni concrete e fondate sulla ricostruzione di un rapporto "etico" tra politica e cittadini, si possa riaffermarne la credibilità. In un momento di confusione, dove la maggior parte dei cittadini rifiuta infatti le logiche partitiche e dove regna l’indifferenza rispetto al valore più alto della partecipazione popolare, solo l’entusiasmo e l’impegno dei giovani può dimostrare alla gente che la politica ha ancora "un senso" mentre, invece, l’anti-politica non è mai una soluzione, quanto un rischio concreto di deriva democratica". Red.

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