Contando su una disponibilità di 417.181,14 euro, la Giunta della Provincia di Olbia Tempio, presieduta da Fedele Sanciu, su proposta dell’assessore all’Ambiente Pietro Carzedda, ha approvato un bando dedicato al potenziamento della raccolta differenziata.
E’ in fase di predisposizione infatti, il Piano Provinciale di Gestione dei rifiuti urbani della Provincia di Olbia Tempio che si ripropone di conformare la gestione dei rifiuti ai principi di responsabilizzazione e cooperazione di tutti i soggetti coinvolti, perseguendo l’economicità, l’efficienza e l’efficacia delle attività con lo sviluppo di una "diffusa cultura ambientale" secondo l’ ordine di priorità dettato dal Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani. La decisone di proporre il bando è da ricondurre alle criticità derivate dall’imminente esaurimento della capacità di abbancamento della discarica di Spiritu Santu di Olbia. Per questo motivo la Giunta provinciale ha deciso di destinare il contributo a favore dei Comuni, Comunità Montane, Unione dei Comuni, Consorzi e Zone Industriali presenti nel territorio provinciale di Olbia Tempio, per la realizzazione di interventi nel settore della riduzione dei rifiuti all’origine e allo sviluppo delle raccolte differenziate.
Il bando prevede che gli interventi ammessi al finanziamento siano riconducibili a due azioni identificate in: "linea A- riduzione dei rifiuti" e "linea B- sviluppo dei sistemi di raccolta differenziata". "La finanziabilità degli interventi - si legge nel testo del bando - deve derivare da una graduatoria redatta in base al punteggio complessivo, attribuito secondo parametri da dettagliare nel bando, che tengano in considerazione la pertinenza delle azioni proposte con gli obiettivi, le tipologie e le azioni di intervento sopra indicate, l’ammissibilità delle spese e le tempistiche di intervento. La quota di progetto finanziabile con il contributo provinciale è quantificata nella misura massima del 50% (cinquanta per cento) del costo complessivo ammissibile, al netto dell’Iva. E' prevista in via obbligatoria, a carico dell’Ente richiedente, una quota minima di cofinanziamento pari al 50% del costo complessivo ammissibile. Saranno ammessi a successivo finanziamento i progetti presenti in graduatoria, che non rientrino a finanziamento per l’insufficienza delle risorse a disposizione, qualora si reperissero ulteriori fondi per le medesime finalità". Com.