L'ufficio di presidenza della Camera ha dato il via libera al passaggio al sistema contributivo pro rata per le pensioni di tutti i deputati a partire dal 1 gennaio prossimo, innalzando l'età minima per la pensione dai 50 ai 60 anni. Idv e Lega hanno votato contro la delibera perché, sostengono, "si poteva fare di più”.
Con il nuovo Regolamento della Camera sarà possibile rinunciare al vitalizio, o concordare una somma meno favorevole rispetto a quella prevista. Nell'ufficio di presidenza della Camera è passata infatti la proposta della presidente dell'assemblea Pd e vicepresidente della Camera Rosy Bindi.
Il sistema contributivo sarà applicato per intero per i neo eletti e pro rata per chi è già ora in Parlamento.
Con le nuove regole deputati e senatori percepiranno la pensione non più a 50 anni, come in passato, ma al compimento dei 60 anni per chi sia stato parlamentare per più di una legislatura e al compimento dei 65 anni per chi invece abbia versato i contributi per una sola intera legislatura