Nell’ultima riunione convocata ad Oristano il 12 dicembre la Direzione Regionale del Partito Democratico della Sardegna ha svolto un’approfondita analisi di scenario sull’economia e la politica, confermando la propria fiducia al Governo Monti ed esprimendo una linea univoca sulla necessità della Manovra, in sintonia con la posizione del Partito a livello nazionale. Il Partito conferma dunque, anche in ambito regionale, la linea della responsabilità e dell’unità in un momento così delicato per l’intero Paese. Il PD della Sardegna chiede al Governo, tenuto conto della gravità del momento, di temperare ove possibile con i necessari correttivi le misure che incidono maggiormente sulle categorie più deboli e più esposte, garantendo una miglior distribuzione dei sacrifici e l’affermazione del principio di solidarietà sociale.
Il Segretario Silvio Lai ha tenuto a precisare come l’asprezza della manovra sia la diretta conseguenza dell’insipienza e dell’irresponsabilità di chi ha lasciato che il paese andasse completamente alla deriva, almeno dalla data del 14 dicembre scorso, se non oltre: “Occorre dire che se si è dovuti arrivare a queste scelte nel dicembre 2011, la responsabilità è di chi per tre anni ha negato la crisi, non è intervenuto con misure cogenti e ha lasciato credere al Paese che le forze di opposizione, lanciando l’allarme sulla crisi e sullo stato della nostra economia, stessero complottando contro il Governo e mettendo a rischio gli interessi italiani”. Ancora “La responsabilità è di chi in questi anni, anziché rafforzare l'idea unitaria dell'Europa e delle sue istituzioni finanziarie e politiche, anziché sollecitare l'Europa ad intervenire, ha affossato l'idea stessa di una Europa più forte e unita politicamente portando l'Italia in un isolamento mai registrato prima”.
Il Partito Democratico ha preso atto responsabilmente della situazione e ha scelto di evitare di far correre il rischio di un default sistemico e di giocare la partita del salvataggio intervenendo da subito sulla proposta del Governo e ottenendo modifiche non secondarie.
Allo stesso modo il PD della Sardegna osserva con piena consapevolezza la situazione dell’isola, speculare a quella del paese e sull’orlo del tracollo. Il PD rileva come la Finanziaria Regionale sia ampiamente inadeguata alla gravità del momento storico e slegata dal contesto della Manovra nazionale. Singolarmente preoccupante appare anche l’iscrizione a bilancio di entrate che non sono certe e che probabilmente non ci saranno.
Ultimo tema all’ordine del giorno nella riunione oristanese la discussione sulle primarie: uno strumento di democrazia connaturato alla vita del PD, sul quale si è svolto un confronto costruttivo sereno inerente la misura dell’apertura all’elettorato attivo e rispetto al quale si è deciso
unanimemente di rimandare la decisione definitiva al mese di gennaio, in attesa degli esiti della discussione in Camera di Consiglio della Corte Costituzionale sull’ammissibilità del Referendum abrogativo dell’attuale Legge elettorale n. 270 del 21.12.2005, meglio nota come “Porcellum”. Presente ai lavori della Direzione Regionale Nico Stumpo , membro della segreteria nazionale del PD.
Stumpo ha espresso giudizi positivi sulle posizioni espresse in merito alla manovra nazionale, dicendosi pienamente d’accodo anche sull’impostazione della discussione sulle primarie e sulla necessità di farle all’interno di un quadro di chiarezza sulla legge elettorale. Red-com