Prosegue la seduta del Consiglio sulle risoluzioni sulla Pac e sulla Politica di coesione. Dopo la discussione generale sulle risoluzioni e la mozione 156, la replica della giunta è stata affidata all’assessore all’Agricoltura Oscar Cherchi e al vice presidente Giorgio La Spisa.
Ho apprezzato molto il lavoro della Seconda e della Quinta commissione, che ha individuato i punti cruciali della riforma della Pac che incidono sulla Sardegna.
La battaglia che stiamo portando avanti, e respingo le accuse di assenza e immobilismo della Giunta, punta all’obiettivo fondamentale per la Sardegna della redistribuzione delle risorse - ha proseguito Cherchi - e la Giunta farà valere la propria forza nei confronti del governo nazionale e delle altre regioni italiane.
Nella conferenza Stato-Regioni si sta portando avanti un gran lavoro, quello di rompere lo schema per cui la forza più grande è attribuita a Regioni più grosse come la Lombardia. Ma per raggiungere l’obiettivo dobbiamo essere uniti, senza prese di posizioni politiche fini a se stesse. Nello specifico per l’assessore Cherchi è fondamentale “aumentare il grado di imprenditorialità delle aziende agricole isolane, la conoscenza e la tecnologia e favorire i giovani e le organizzazioni di produttori.
Giorgio La Spisa: La Sardegna deve partecipare al nuovo ciclo di programmazione europea e noi ci siamo già attivati, siamo presenti a tutti i tavoli, tecnici e politici, non ci si può accusare di non fare nulla. L’inserimento della Sardegna nella categoria intermedia è condiviso e la giunta ha preso una posizione nettissima in questo senso perché lo ritiene conveniente e opportuno. La riduzione della quota di cofinanziamento statale nel Por-Fesr ci consente di liberare risorse che noi possiamo utilizzare per il sistema di trasporto.
La Spisa ha ribadito che la Sardegna rispetterà i termini per il 2011 scansando così il rischio di disimpegno automatico dei fondi, ma ancora occorre fare un salto nella nostra mentalità amministrativa, dobbiamo assimilare le procedure imposte dall’Unione europea, dobbiamo fare un passo avanti. Red-com