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“Quale futuro per i servizi pubblici locali in Sardegna?” – A Olbia se ne parla in un convegno.

Si è svolto a Olbia, presso il Museo Archeologico, il convegno di studi, organizzato dalla "I&G Gallura", in collaborazione con la Confservizi Cispel Sardegna e con il patrocinio della Provincia di Olbia Tempio e del comune di Olbia, dal titolo "Quale futuro per i Servizi Pubblici Locali in Sardegna?".

Nel corso dell'incontro si è parlato di ambiente, trasporti, rifiuti e acqua, settori importanti che corrispondono ai Servizi Pubblici Locali che vengono erogati dalle società a totale o parziale capitale pubblico, partecipate o in house alle quali gli enti pubblici affidano l’organizzazione e la gestione di alcuni servizi fondamentali per la crescita e lo sviluppo di una comunità. Presenti in sala esperti della materia perché operanti nel settore, ma anche avvocati e magistrati che ogni giorno si confrontano con le problematiche relative all’affidamento dei servizi pubblici alle partecipate. Al convegno hanno partecipato numerosi sindaci dei comuni galluresi, funzionari e dirigenti degli enti locali ed operatori del settore, assessori comunali, provinciali e regionali. Da segnalare anche l’adesione dell’Ordine dei Commercialisti e quello degli Avvocati della provincia di Olbia Tempio che, considerata l’importanza della materia oggetto di discussione e dei relatori, hanno rilasciato, ai partecipanti al convegno, i crediti formativi.

In apertura dei lavori, Fedele Sanciu, presidente della Provincia di Olbia Tempio e Gianni Giovannelli, sindaco di Olbia, hanno rimarcato l’importanza dell’appuntamento che questa mattina, al Museo Archeologico di Olbia, ha messo in luce i difetti e i pregi della normativa in materia di Servizi Pubblici e la costante diminuzione delle risorse che lo Stato, ma anche la Regione, elargiscono a favore dei Comuni per la gestione di servizi pubblici locali attraverso il loro affidamento a società a partecipazione pubblica. "Un ruolo strategico, quello delle società, che il Comune deve proteggere dagli attacchi di chi vorrebbe mettere mano a questi gioielli", ha sottolineato nel suo intervento introduttivo Sanciu. Giovannelli si è, invece, soffermato sulla complessità della legislazione in materia definendo schizofrenica la produzione di leggi a regolamentazione della materia che limitano i campi di operatività delle società che provvedono ad erogare tali servizi. A mettere i puntini sulle i del tema oggetto del convegno è stato Flavio Manunza, organizzatore e presidente della "I&G Gallura", società a totale capitale pubblico che dopo un primo periodo di rodaggio, dal 2008, presenta sempre bilanci in attivo e si occupa ambiente, acqua e della gestione dei depuratori.

"La difficoltà nell’applicazione delle leggi, in continua evoluzione - ha spiegato Manunza - lascia spazio a varie interpretazioni: restrittive (con contestuale repressione delle aziende) e meno restrittive. Spesso chi all’interno dell’ente pubblico è chiamato a prendere decisioni in merito all’affidamento dei servizi pubblici locali ad una società partecipata preferisce dire di "no" per paura di inciampare nelle lacune normative. Ma da un "no", ha continuato il presidente della I&G Gallura, non può esserci sviluppo o crescita". Il tema della privatizzazione dei servizi pubblici locali è stato al centro dell’intervento di Daniele Fortini, presidente di Federambiente, da tempo impegnato anche nell’individuazione di un efficiente sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri). Liberalizzare il mercato non deve essere considerato come l’obiettivo da raggiungere, ha dichiarato durante il suo intervento. Si deve, invece, puntare a garantire più servizi e tutti di qualità".

Per Fortini è necessario assicurare, anche nel mercato dei servizi, la concorrenza delle società interessate a gestirli. "Dunque, sono necessarie – ha chiuso Fortini - norme certe che dettino modi e condizioni". Per Mattia Pani, avvocato della Regione Sardegna e coordinatore dell’osservatorio Appalti della Confservizi Cispel "l’iper produzione normativa, dalla legge del 2006 Decreto Bersani Visco, all’art. 23 bis del 2008 con successive modifiche e referendum abrogativo del 2010, rappresenta solo una legislazione di emergenza, fatta per necessità e in casi specifici". Doveroso, per Pani, chiarire i limiti e i contenuti di qualificazione del servizio pubblico locale; precisare le procedure per gli affidamenti in house e garantire un piano di investimenti nei servizi pubblici locali a garanzia degli stessi. Ha poi preso la parola Carmine Volpe, Presidente di sezione del Consiglio di Stato il quale ha parlato del dinamismo normativo della materia: le continue evoluzioni delle regole e dei principi che regolamentano il settore e sulla differenza tra la gestione pubblica dei servizi locali e la privatizzazione. Le responsabilità degli amministratori delle società a capitale pubblico sono state trattate nel dettaglio da Nicola Leone, magistrato della Corte dei Conti: "Esiste un principio fondamentale, ha rimarcato Leone, e risiede nella responsabilità dell’amministrazione di controllare l’operato delle società a cui affida i servizi pubblici locali; seguire l’andamento delle partecipate e verificare che il risultato del lavoro svolto sia sempre positivo".

La tutela della concorrenza tra le società in house in tema di affidamenti è stato l’argomento trattato da Stefano Ballero, avvocato e dottore di ricerca in diritto Amministrativo. Anche Ottavio Castello, direttore generale della Confservizi Cispel Sardegna, impegnata nel comparto dei trasporti pubblici locali, nell’ambiente, del settore energetico e in quello idrico, ha evidenziato la necessità di trovare soluzioni per rendere più efficienti alcuni settori, come i trasporti. La Confservizi Cispel, sindacato d’impresa per i servizi pubblici che operano in Sardegna, difende le società che operano nei trasporti e scongiura nuovi tagli al settore. "Sull’efficacia e la validità sei servizi pubblici - ha commentato in chiusura Castello - si gioca il futuro delle società ma anche della stessa comunità. In Regione ci dicono che per i trasporti pubblici ci saranno maggiori risorse ma poi apprendiamo dalla stampa che, invece, sono previsti tagli. E’ necessario capire in che direzione stiamo andando". Com.