Press "Enter" to skip to content

Moody’s e Hollande, picconate all’euro: giù le Borse, su lo spread

La doccia fredda, dopo la chiusura positiva della Borsa di Tokyo ( Nikkei 225 +1,37%), arriva prima dell'aeprtura dei mercati europei: "In considerazione della prolungata assenza di misure di politica, nonostante il recente vertice dell'area dell'euro, Moody's ribadisce la sua intenzione di rivedere le valutazioni di tutti i debiti sovrani dell'UE durante il primo trimestre del 2012".

In soldoni, l'agenzia di rating boccia come insufficiente il vertice Ue di Bruxelles. 

Una valutazione dovuta all' "assenza di misure per stabilizzare i mercati del credito a breve termine significa che nell'area dell'euro, e più la ampia area dell'Unione europea, potrebbe essere soggetta a ulteriori shock, la coesione della zona euro è sotto una minaccia continua".

Ad alimentare questa minaccia contribuisce anche la politica, cone le parole del leader dei socialisti francesi, Francois Hollande, che alla radio Rtl questa mattina dice chiaro: "L'accordo di Bruxelles non è la risposta giusta. Se sarò eletto presidente, voglio negoziare, rinegoziare questo accordo ". Hollande contesta in particolare la ricetta tedesca anti crisi, tutta austerità e rigore, e invoca un ruolo più pesanet della Banca centrale europea e l'emissione di Eurobond. Hollande è in testa nei sondaggi sulle intenzioni voto in vista delle elezioni presidenziali in Francia i prossimi 22 aprile e 6 maggio.

"Se saro' eletto presidente della Repubblica - ha sottolineato Hollande - rinegozierò 
quest'accordo per aggiungervi quello che manca e spero che a quel punto non ci avranno declassato, nell'interesse del Paese".

"Se sarò eletto presidente - ha continuato - farò votare al Parlamento, che sarà anch'esso nuovo, una legge di programmazione delle finanze pubbliche estremamente precisa sul ritorno all'equilibrio dei conti alla fine del 2017. Prenderò
quest'impegno sia davanti ai partner europei, sia davanti ai francesi". Quanto alla cosiddetta "regola d'oro" del rigore teutonico, Hollande ha affermato di essere "fuori da questa logica": "Si potranno far votare tutte le regole d'oro in tutti i paesi - ha detto - se non c'è crescita, nessun obiettivo sarà raggiunto".

L'euro accusa il colpo e in apertura dei mercati continentali si indebolisce: come già venerdì, l'accordo europeo a 26 viene accolto con cautela sul mercato valutario. la moneta unica, che nella notte si è mossa nella stretta banda 1,3370-1,3340
dollari, tratta ora a 1,3310 dollari (1,3338). Più marcata la flessione verso la valuta giapponese. Un euro, che nella notte viaggiava a 103,70 yen, è scambiato a 103,35 (103,58 venerdi').

Inevitabile l'apertyura al ribasso di tutte le maggiori Borse europee e altrettanto scontato l'aumento dello spread Btp/Bund, che supera 445 punti. Il differenziale è salito a quota 441 dopo l'apertura a 420,4