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Fornero, modifiche alle indicizzazioni delle pensioni stanno arrivando

E' sciopero generale contro la manovra del governo Monti: i sindacati si ricompattano, migliaia di manifestanti in diverse città. E dalla politica arriva qualche attestato di solidarietà.

La cronaca della giornata parla di un fronte sindacale assolutamente non soddisfatto della mancanza di equità nei provvedimenti licenziati dal governo. Tanto che Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, avverte: "Non è detto che sia finita e che lo sciopero di oggi sia l'unico".

E da oggi "bisogna ricominciare a costruire un cammino unitario con gli altri sindacati". Al momento il no è comune perché "pagano molto di più i redditi medio bassi e individuali. Pagano quelli che denunciano tutto e non chi ha di più".

Ed è il leader Cisl, Raffaele Bonanni, sempre nel corso dei primi comizi nel quadro del presidio dei sindacati davanti a Montecitorio, ad appellarsi a Giorgio Napolitano, come garante dell'equità della manovra.

Iniziano ad arrivare le risposte dal mondo politico. Pier Luigi Bersani incontrerà domani i rappresentanti delle sigle sindacali e avanza intanto una serie di richieste: introdurre elementi di gradualità nella riforma delle pensioni; compiere uno sforzo ulteriore contro l'evasione fiscale, abbassando anche il tetto per i pagamenti in contanti; fare chiarezza tra immobili di culto e commerciali appartenenti alla Chiesa e su questi ultimi imporre il pagamento dell'Ici. Poi però rassicura: "Il nostro voto non è in discussione".

Molto più netta la posizione dell'Italia dei Valori. "Uno sciopero sacrosanto", tuona Tonino Di Pietro, "così pagheranno i pensionati, ma non l'ex presidente del consiglio, e nemmeno gli evasori fiscali che, a forza di non essere mai puniti, hanno quadruplicato in trent'anni i loro furti. Monti ha ancora il tempo e la possibilità per ascoltare quello che gli italiani chiedono e modificare la manovra, accogliendo i nostri emendamenti. Possiamo solo sperare che capisca la situazione e faccia quello che gli italiani onesti si aspettano dal suo governo".

Fiducia la cui richiesta viene già data per scontata dall'Udc di Lorenzo Cesa, a fronte dell'eccessivo numero di emendamenti presentati. Eppure proprio oggi la Camera ha deciso di far slittare a mercoledì l'esame del provvedimento da parte dell'aula, mentre il voto finale è previsto comunque entro sabato e i boatos di Montecitorio non danno per nulla certa la fiducia.

Intanto il governo sta preparando gli emendamenti contenenti le modifiche sulle pensioni: "Stanno arrivando", ha detto il ministro del Welfare, Elsa Fornero, al suo arrivo a un colloquio con il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda.