Le dimissioni del capo della commissione elettorale centrale, Vladimir Churov, l'annullamento dei risultati delle elezioni e un'indagine sui presunti brogli. Sono queste alcune delle richieste che la folla ha avanzato nel corso della grande manifestazione che si è tenuta a Mosca, a piazza Bolotnaia.
Secondo il sito russo Gazeta quella di oggi è stata la più grande protesta dagli anni Novanta. Sui numeri della partecipazione ci sono cifre discordanti: gli organizzatori hanno parlato di oltre centomila persone, la polizia di 25 mila. Nella capitale sono stati scanditi slogan contro il premier Vladimir Putin.
I manifestanti hanno chiesto di indicare presto una data per "nuove elezioni trasparenti", indagini sugli episodi di presunti brogli in tutti i seggi, e di cambiare la legge di registrazione dei partiti politici. L'opposizione ha dato due settimane di tempo alle autorità per soddisfare queste condizioni e ha annunciato una nuova mobilitazione di massa per il 24 dicembre.
Manifestazioni più piccole si sono tenute in oltre 40 altre città del Paese. A San Pietroburgo la polizia ha arrestato membri di un gruppo che stava tentando di bloccare la principale strada della città.
Il 4 dicembre si erano svolte le elezioni dei deputati della Duma: dalle urne è uscito ancora una volta vincitore Russia Unita, il partito del premier Vladimir Putin, pur facendo registrare un sensibile calo di consensi (ha ottenuto circa il 49 per cento dei voti contro il 64 della precedente tornata elettorale, e ha conquistato 238 seggi della Duma su 450).
L'esito del voto è stato però duramente contestato per presunte irregolarità e violazioni. Al momento, riporta l'agenzia russa Ria Novosti, non è arrivato nessun commento di Putin o del presidente Dmitry Medvedev sui cortei di oggi. A parlare è stato Andrei Isayev, un alto funzionario di Russia Unita secondo il quale "il partito terrà conto delle esigenze espresse dai manifestanti". "Non c'è dubbio che le persone che hanno protestato contro il risultato del voto o contro il modo in cui è stato gestito hanno il diritto di farlo. Ascolteremo questa protesta".