Il governo è pronto a modificare la norma che blocca l'indicizzazione delle pensioni se verrà avanzata una proposta con una copertura. Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, difende la manovra varata dal governo comprese le norme sulle pensioni e sull'equità ma da Floris a Ballarò aggiunge: "Nessuno è perfetto e quindi magari è migliorabile", le norme varate, tra l'altro, rispettano il "rigore che rappresenta un vincolo, e la crescita che è da agganciare".
"Quello che abbiamo fatto - ha spiegato - con questo provvedimento che Monti ha chiamato 'salva Italia' e che se salva l'Italia dà un contributo importante a salvare l'euro".
Fornero ammette che le storie dei pensionati toccati dalla manovra "fanno un pò tristezza e noi solidarizziamo con chi ha poco" ma allo stesso tempo dice: "Noi guardiamo all'intero paese che si trova in una situazione di estrema difficoltà dopo 15 anni di crescita poco o niente". Alla domanda di Floris se può essere lo spread a pagare l'indicizzazione delle pensioni, il ministro Fornero ha risposto: "può essere".
E' stato "necessario" partire dalla riforma delle pensioni" ha detto il ministro del Welfare, secondo la quale la crisi economica del Paese era tale da imporre le misure contenute nella manovra.
Se non c'è crescita - ha detto il ministro - non c'è lavoro per i giovani, per le donne".
"Io - ha concluso Fornero - non ho nessuna difficoltà a dire che la riforma delle pensioni è una cosa (età di pensionamento, il modo calcolo, l'uniformità dei trattamenti, l'abolizioni dei privilegi) ma nessuna di queste misure dà soldi nel primo o nel secondo anno di attuazione, quindi - ha spiegato - è stato necessario aggiungere un pezzo che riguarda solo due anni, particolarmente doloroso perché riguarda redditi pensionistici più bassi", ha concluso riferendosi alla mancata indicizzazione delle pensioni.
Le "pensioni sono un pezzo importantissimo della società e dell'economia, toccano tutte le generazioni, riguardano il risparmio e i bilanci pubblici, se non si partiva di lì era difficilissimo raggiungere l'obiettivo", cioè rigore, crescita ed equità, secondo il mantra ripetuto dal premier Monti e dai membri del governo.