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Riunito Tavolo tecnico regionale su agricoltura delle biomasse.

I Bioshopper e la loro sperimentazione in campo agricolo in Sardegna e in Europa; l’attivazione di una convenzione con le Università e gli Enti di ricerca della Regione Sardegna; il funzionamento e il dimensionamento della centrale a biomasse sarda; lo stato di avanzamento dei progetti regionali per la sperimentazione della produzione di biomasse e colture energetiche e, non ultima, la presentazione del disegno di legge per accelerare il percorso virtuoso che la Regione Sardegna vuole attuare in merito alla bioplastica e le buste biodegradabili.

Sono stati questi i punti essenziali dibattuti stamattina a Cagliari in vialre Trento durante la riunione del Tavolo tecnico regionale, sul tema dell'agricoltura e delle biomasse, per l’attuazione del protocollo per la chimica verde in Sardegna presieduto da Andrea Prato al quale, oltre la Regione Sardegna, hanno preso parte i rappresentanti degli Enti nazionali e locali coinvolti oltre che le parti sociali. Nascono, dunque, in Sardegna i primi germogli di chimica verde nei 15 ettari di colture dislocate sul territorio isolano all’interno dei progetti regionali di sviluppo delle colture energetiche nell’Isola. Obiettivo primario del programma è quello di far si che la Regione Sardegna possa diventare, in breve tempo, attore protagonista in tutta la fase di sperimentazione e progettazione tecnologica, permettendo al mondo agricolo di avere piena informazione sulla redditività delle colture garantendo la massima tutela ambientale. Ed è proprio per raggiungere questi obiettivi che verrà finanziato proprio dalla Regione un piano di ricerca che, proseguendo nel percorso di rafforzamento di questi progetti e in stretta collaborazione con le Università sarde, punta a fare dell’Isola la regione capofila in Italia in materia di energie rinnovabili e biocolture.

Nel dettaglio, proprio il responsabile del progetto Sardegna ‘CO2.zero’, Andrea Prato, ha illustrato lo stato dell’arte e i particolari dei progetti attivati nell’isola per lo sviluppo delle tecnologie e delle colture legate alle biomasse e delle colture energetiche. Nello specifico, sul versante delle biomasse, è stato mostrato lo stato di avanzamento del progetto di sperimentazione, avviato in vari territori dell’Isola (nella piana di Ottana, nel Goceano, nell’Anglona, nella Nurra presso l’Agenzia Agris e all’interno dell’area industriale di Porto Torres sui terreni dell’Eni), relativo alle colture energetiche, in particolare quella del cardo, pianta che meglio si adatta alle varie situazioni pedoclimatiche della Sardegna e che rappresenta inoltre un integratore alimentare per le aziende zootecniche. Questo progetto di coltivazione, avviato e curato da Antonio Fodde dell’Agenzia Laore, una volta a regime potrà movimentare oltre 300 mila tonnellate di biomasse e oltre 10 mila tonnellate di olio, pari rispettivamente a 15 mila camion e 3 mila 500 autobotti da tre tonnellate. Relativamente a questo punto è stato inoltre approvato il progetto di ricerca realizzato con le Università sarde, il CNR e l’Agenzia di ricerca Agris, in qualità di capofila, per lo sviluppo del progetto ai fini dell’attività di ricerca universitaria e il trasferimento tecnologico.

Durante i lavori è stata presentata la relazione sulla situazione attuale in merito alle buste biodegradabili e sono stati illustrati i dettagli del disegno di legge per accelerare il percorso virtuoso che la Regione potrebbe attuare in materia superando le criticità emerse nelle recenti legislazioni e facendo dell’isola una delle regioni all’avanguardia in materia di bioplastica e biocatering. In questo scenario è stata rimarcata la necessità di far chiarezza nel mercato, considerate anche le indicazioni fuorvianti sulla biodegradabilità che possono trarre in inganno i consumatori.

Grande soddisfazione per il lavoro svolto dalla Regione e dal gruppo di lavoro che sta sviluppando i progetti per la chimica verde nell’Isola, è arrivata dai rappresentanti delle parti sociali presenti all’incontro che hanno rimarcato, inoltre, la necessità di accelerare questi processi virtuosi.  Red