Il segretario regionale dell'Unione Popolare Cristiana, Enrico Piras, e il Consigliere regionale, Massimo Mulas, si sono detti d'accordo con la proposta del Consigliere del Pd, Franco Sabatini, circa l'insediamento di una Commissione paritetica tra le forze politiche del Consiglio regionale per avviare un confronto unitario con il governo sulle emergenze della Sardegna.
"Oltre a soffrire le conseguenze tragiche dell'attuale crisi nazionale e internazionale la Sardegna - hanno affermato Piras e Mulas - è affossata dalle grandi e ormai note emergenze: la vertenza entrate con lo Stato, un mancato piano di industrializzazione dell’Isola, le bonifiche dei siti industriali compromessi, la continuità territoriale, le difficoltà dei trasporti marittimi, i collegamenti interni e il mancato sviluppo delle infrastrutture (che dovrebbero rappresentare i principali fattori necessari per lo sviluppo futuro) di fatto continuano a tenerci lontani da una ripresa economica. In un momento storico come questo, in cui a livello nazionale la politica è riuscita a trovare una convergenza bipartisan a sostegno di un Governo di impegno nazionale, è necessaria anche a livello regionale una concertazione tra maggioranza e opposizione per abbattere gli steccati e portare avanti un confronto unitario".
Enrico Piras e Massimo Mulas, circa i rapporti tra i diversi gruppi politici in Consiglio, hanno aggiunto: "In questo momento le sterili divisioni, che sono di fatto partitiche e non politiche, devono essere messe da parte insieme agli interessi di tutti quei personaggi politici che antepongono la propria ambizione personale agli interessi generali della Sardegna. E’ superfluo e inutile continuare a costringere l’attuale governo regionale ad ammettere gli errori del presente dimenticando invece facilmente anche altre scelte sbagliate che hanno caratterizzato le giunte regionali del recente passato".
"Allora è necessario - hanno poi concluso - da parte di tutti assumersi la dovuta dose di responsabilità e, alla luce di quanto sta avvenendo nel contesto politico nazionale, in cui si è riusciti a trovare la sintesi per arginare la drammatica crisi economica, avere la volontà di mettere da parte una volta tanto i pregiudizi personali e faziosi. E' impensabile e del tutto anacronistico che una delle Regioni con le maggiori difficoltà di interlocuzione con Roma possa ritenere di poter giocare questa delicatissima partita col governo nazionale divisi e in pieno contrasto". Red.
