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Operazione antibracconaggio del personale del Corpo forestale, denunciate sei persone per “uccellagione e detenzione e uso di strumenti illeciti”

Gli agenti del Corpo Forestale della Sardegna e di Vigilanza Ambientale, tra il primo e il due dicembre scorsi hanno fatto un’ampia operazione anti bracconaggio, rivolta al contrasto del fenomeno della caccia di Frodo con strumenti illeciti nelle Oasi permanenti di protezione faunistica nelle  località monti “Sette Fratelli”, nei territori comunali di Maracalagonis e Sinnai e nelle zone montane del  basso Sulcis tra, Capoterra e Domus de Maria .

L’operazione  disposta dal Servizio Ispettorato Territoriale  di Cagliari  del Corpo Forestale e di V.A., ha coinvolto personale delle stazioni Forestali di Campuomu, Capoterra, Castiadas, Muravera, Pula, Sinnai ed il Nucleo Investigativo.

L’operazione ha portato alla denuncia di 6  persone alle quali è stato contestato il reato di  uccellagione  e detenzione  e uso di strumenti illeciti.

Nell’area del Sulcis  e nelle campagne di Capoterra  sono stati denunciati, A.L. 35 anni e G.A. 36 di Capoterra sorpresi in località “Bacchi Alinu” mentre posizionavano le trappole per uccellagione inoltre F.B 35 anni di Capoterra sorpreso invece in località “S’Enna sa Craba”  sempre nel territorio del comune di Capoterra,  tutti pregiudicati per reati  venatori.

Nella zona  Domus De Maria  è stato denunciato  S.S. 63 anni, di questo paese. Invece, nel Versante settentrionale del “Massiccio dei   Sette Fratelli”,  sono stati colti in flagranza di Reato in località “Tasonis”, territorio del comune di Sinnai, F..P  50 anni di Monserrato,  mentre nella zona di “Baccu Mandara”, comune di Malacagonis,   M.M. 50 anni di Quartu S. Elena.

L’attività, che ha comportato anche l’esecuzione delle perquisizione domiciliari,  ha portato al   sequestro  di  473   uccelli   ( tordi , merli,  e pettirossi)  catturati con il sistema delle reti e dei lacci di crine in gran parte già  conservati e pronti per lo smercio; 4 cinghiali  catturati con il sistema dei lacci, 170 reti per uccellagione , 9000 lacci di crine , 275 lacci per cinghiali e cervi  oltre a vario armamentario per la costruzione e per l’esercizio di caccia con mezzi  illeciti . Inoltre, durante il servizio si è provveduto anche alla bonifica di ampie zone del territorio  dai sistemi di cattura.

Le persone denunciate sono state colte nelle varie località in flagranza di reato  mentre predisponevano  le trappole  per la catture della selvaggina nelle località alle pendici Meridionali del massiccio dei Sette Fratelli e nella Foresta demaniale di Monti Nieddu tra capoterra e Sarroch.

Dei fatti è stato trasmesso un dettagliato rapporto alla Procura delle Repubblica di Cagliari.

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