I giovani del Master and Back, a seguito dalla graduatoria "Master and Back - Percorsi di rientro" pubblicata mercoledì 30 novembre, hanno dichiarato: "Guardiamo con profonda delusione e sconforto alla graduatoria sui percorsi di rientro in organismi privati pubblicata mercoledì: su 330 domande congiunte ne sono state ammesse al finanziamento soltanto 83. Ben 247 giovani professionisti e le altrettante aziende, con le quali avevano faticosamente trovato un accordo e firmato un contratto, restano fuori dunque. E non finisce qui, a breve ci saranno altri 240 tra giovani ricercatori e aspiranti funzionari per Enti pubblici nella stessa condizione".
"Ma, come più volte ha ripetuto il direttore dell’Agenzia per il Lavoro Stefano Tunis, non doveva essere un bando per le aziende? A noi - hanno sottolineato dal Comitato - sembra assurdo che le Istituzioni possano illudere gratuitamente così tanti giovani e cosi tante aziende ed enti, le stesse che ci hanno selezionato, che hanno cercato e trovato i soldi per cofinanziare, che hanno bandito e espletato concorsi, riunito i consigli dei dipartimenti e di facoltà durante tutta l’estate. Siamo delusi anche dalla mancanza di risposte concrete da parte delle istituzioni a questa grave ennesima umiliazione per i tantissimi sardi che sono e resteranno ancora a lungo fuori da un mondo del lavoro, sempre più inaccessibile senza il supporto di politiche pubbliche realmente efficaci e di prospettiva. Abbiamo chiesto per ben due volte, in modo pacato e costruttivo, al Presidente Cappellacci se avesse intenzione di mantenere una promessa fatta da lui stesso lo scorso 23 giugno, quando affermò che se le aziende Sarde avessero risposto positivamente all'uscita del bando Master and Back - Percorsi di Rientro 2010-2011, scommettendo sui giovani sardi ritornati nell'Isola per mettere a frutto le conoscenze e professionalità acquisite in giro per il mondo, la Regione avrebbe "raddoppiato i fondi esigui a disposizione per un programma fondamentale per la crescita economica isolana". Ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Eppure le aziende hanno partecipato eccome! Il numero di contratti a tempo indeterminato firmati, lo si vede dalla graduatoria, è andato oltre ogni aspettativa. Questo significa che anche gli imprenditori sardi hanno capito molto bene l’importanza strategica di investire su noi giovani professionisti!"
"Alla luce anche dell’indegno tasso di disoccupazione giovanile nell’Isola rivolgiamo quindi - si legge di seguito - al Presidente Cappellacci e ai rappresentanti delle istituzioni sarde le seguenti domande: non ritenete anche voi che permettere a questi giovani sardi di rimanere e lavorare nella loro terra per trasferirvi il sapere che hanno acquisito nelle migliori università ed aziende del mondo, sia al momento la migliore politica per incentivare lo sviluppo e la crescita economica dell'isola? E non ritenete poco onorevole non mantenere le promesse? Soprattutto quando il mantenimento di queste è determinante per il destino di centinaia di sardi, costretti ancora una volta a fare le valigie se non troveranno un finanziamento delle loro domande di Back? Non sarebbe ora, data la drammaticità della crisi, che le istituzioni sarde ritrovassero un volto umano nel loro agire quotidiano, promuovendo immediatamente politiche di ampio respiro e sicuro rendimento nel lungo termine come il Master and Back?".
"Ancora una volta - hanno poi concluso i giovani - chiediamo ai rappresentanti delle istituzioni regionali e in particolare al Presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci: di ripensare al valore strategico dell'inserimento dei giovani sardi altamente formati all'interno degli organismi regionali (privati, pubblici, enti di ricerca); di garantire l'impegno economico necessario per attivare i percorsi di rientro per tutti i candidati che hanno presentato regolare domanda; di aumentare quindi i fondi previsti per il bando 2010-2011nelle sue tre articolazioni (privato, pubblico, enti di ricerca. Siamo infatti assolutamente contrari alla presentazione di un nuovo bando che costringa a ripresentare le domande congiunte. I fondi aggiuntivi vanno spesi tramite lo scorrimento delle graduatorie e ciò deve essere fatto nel minor tempo possibileperché è ora che i giovani hanno un accordo con le aziende, per iniziare a lavorare a dicembre 2011 o al massimo a gennaio 2012. E non per ripresentare ancora una volta le domande congiunte e aspettare ancora mesi e mesi per lavorare e guadagnarsi così una dignità! Infine, di porre freno con la propria azione all'inevitabile "fuga dei cervelli" dei giovani sardi altamente formati". Red - Com.