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Confcommercio Sardegna avvia la campagna regionale contro abusivismo e contraffazione.

Confcommercio Sardegna sta organizzando un tour in tutta l’Isola per la lotta alla contraffazione e all’abusivismo nelle attività commerciali, turistiche e dei servizi.

Entro dicembre una delegazione dell’associazione regionale incontrerà anche i prefetti di Sassari, Nuoro e Oristano per discutere e contrastare abusivismo e contraffazione: fenomeni che alterano il mercato e alimentano economia sommersa e lavoro nero. Nei giorni scorsi una delegazione composta da Giancarlo Deidda, vicepresidente nazionale Confcommercio, da Nicola Martino, coordinatore Confcommercio Sardegna, e Giuseppe Scura, direttore Confcommercio Cagliari, ha incontrato ufficialmente il prefetto di Cagliari, Giovanni Balsamo. "Un primo incontro soddisfacente – ha sottolineato Giancarlo Deidda – perché il prefetto ci ha assicurato che presto attiverà il Coordinamento delle autorità preposte al controllo e che sensibilizzerà i rappresentanti delle amministrazioni locali a predisporre azioni per garantire il corretto esercizio della concorrenza e la sicurezza per i consumatori. Soprattutto in un periodo delicato come le festività natalizie".

A livello nazionale, le perdite per gli imprenditori causate dall’abusivismo sono state stimate in circa 3 miliardi di euro. Il giro d’affari di abusivi e contraffattori è di 7 miliardi. Secondo una ricerca Confcommercio–Format, oltre alla pressione fiscale (51%) e alla difficoltà di accesso al credito (45,1%), ad ostacolare la competitività delle Pmi nel Mezzogiorno sono l’abusivismo (36%), la contraffazione (29,1%) e la criminalità (27,3%). Tra le forme più diffuse di abusivismo nel commercio, turismo e servizi figurano: la vendita di carni e macellazioni abusive; vendite di prodotti agroalimentari da parte di pseudo produttori; mediazioni immobiliari abusive; abusivismo nel commercio su aree pubbliche; privati che vendono nel proprio domicilio, negli uffici, etc; ricettività turistica in case private non autorizzate; spacci aziendali e circoli privati; vendite nei cash and carry ad utilizzatori privati; abusivismo in esercizi agrituristici e nella ristorazione in genere. Com.