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Pensioni, il Governo verso un sistema contributivo pro rata per tutti

Metodo contributivo pro-rata, è questa una delle misure che sarà presentata lunedì al Cdm. Lo ha detto il ministro del Lavoro Elsa Fornero oggi a Bruxelles: "Le eccezioni saranno fatte verso il basso e non verso l'alto", ha aggiunto alludendo all'intervento dello stato per "dare di più a chi non ce l'ha fatta" a garantirsi versamenti pensionistici regolari e consistenti.

Il principio base è quello dell'unità di trattamento". E' un metodo, ha spiegato
Fornero, "che induce a risparmiare durante la vita attiva" per poi usufruire della pensione così accantonata. E se vi saranno eccezioni, "non saranno per dare di più a chi è più ricco, ma per aiutare coloro che non ce l'hanno fatta"; saranno, insomma, "eccezioni verso il basso e non verso l'alto, come invece abbiamo avute per troppo tempo", ha puntualizzato Fornero. Che poi ha aggiunto: "Rispetteremo l'equità, vi saranno sacrifici per tutti, ma saranno maggiori per i lavoratori che sono stati più fortunati".

In agenda al prossimo Cdm lunedì anche "l'accelerazione di alcuni sentieri
di adeguamento sull'età delle donne che già erano stati adottati dal governo precedente con una lunghezza che oggi non ci è più consentita", ha detto il ministro del Lavoro a margine del consiglio affari sociali. In questo contesto un "segnale importante", ha sottolineato il ministro, "è venuto dai presidenti del Senato e della Camera" con la decisione di "far partire il contributivo pro rata per i parlamentari a partire dal primo gennaio 2012".

Quella del reddito minimo, ha detto Fornero, è "una direzione verso la quale il governo lavorerà", inserendola in un pacchetto più ampio ancora da precisare.

"Nonostante io sia considerata molto severa, sono una persona aperta al dialogo", ha aggiunto la Fornero, "quindi dovremo trovare una finestra" per il confronto con i sindacati. "Noi abbiamo l'intendimento di vedere le parti sociali, ma questo dipende dal presidente del Consiglio" Mario Monti "e dai vincoli di tempo, perché noi ne abbiamo poco per queste azioni che ci sono richieste da Bruxelles e dai mercati", ha aggiunto il ministro.