Press "Enter" to skip to content

Manovra finanziaria 2012-2014 – L’audizione di Cgil-Cisl-Uil in Commissione Bilancio.

Quest'oggi, la Commissione Bilancio del Consiglio regionale, presieduta da Pietro Fois (Riformatori Sardi – Liberaldemocratici), ha sentito in audizione i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil sui contenuti della Manovra finanziaria 2012-2014.

Secondo Enzo Costa (Cgil) il provvedimento, ricco di tagli lineari senza stabilire priorità, andrebbe radicalmente cambiato dal Consiglio regionale favorendo un’effettiva partecipazione delle forze sociali perché i suggerimenti avanzati nel confronto con l’assessore alla Programmazione, Giorgio La Spisa, non sono stati assolutamente accolti. "Si continuano a sommare le entrate la cui certezza è una chimera perché la questione andava affrontata subito, non adesso quando a livello nazionale non ci sono più né i buoi né la stalla". Costa ha definito "non molto appropriato" redigere le scritture contabili della Regione programmando una spesa in base a entrate che non ci sono.

Ha poi preso la parola Mario Medde (Cisl) il quale, citando i dati Istat sull’elevato tasso di disoccupazione tra i giovani, ha spiegato che la priorità assoluta deve essere quella di garantire posti di lavoro in un momento nel quale, alla crisi senza precedenti, si stanno per sovrapporre i provvedimenti del nuovo Governo. Ha aggiunto che è frustrante discutere di una Manovra che ha una massa manovrabile per sviluppo e lavoro praticamente inesistente. Medde ha poi sottolineato: "E' preoccupante il ritardo pauroso accumulato sui fondi europei: a quasi due anni dalla conclusione del settennio della programmazione comunitaria, non si è neanche arrivati ad un terzo della spesa complessiva". Medde ha criticato l’aumento delle risorse destinate alla sanità, settore al di fuori dei vincoli del patto di stabilità. L’unica soluzione immediatamente praticabile sarebbe - stando alle parole di Medde - quella di recuperare in Bilancio 500-600 milioni di euro, raschiando oculatamente il fondo del barile e togliendoli da voci di spesa non necessarie. Parallelamente, ha spiegato, è fondamentale verificare come siano state spese in passato le risorse destinate, ad esempio, per rilanciare le aree di crisi della Sardegna".

Francesca Ticca (Uil) ha contestato la scelta della Giunta di affrontare il grande problema, causato da una crisi senza precedenti, con i piccoli sistemi del passato: "Senza un progetto di sviluppo reale, qui piangiamo tutti". Ha ammesso che le scelte da fare potranno risultare dolorose, ma bisogna intervenire sulle politiche attive per il lavoro e non solo per assistere chi è uscito dai cicli produttivi. Per quanto riguarda la sanità, la Ticca l’ha definita "un ventre molle impressionante" nel quale può avvenire di tutto: in un periodo come questo, ha concluso, non è più permesso. Red.