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Manovra finanziaria 2012-2014 – Audizione dei rappresentanti del sistema del credito: si lavora per un tavolo anti-crisi e aiutare le imprese in difficoltà.

La Commissione Bilancio del Consiglio regionale, presieduta da Pietro Fois (Riformatori Sardi - Liberaldemocratici) ha sentito in audizione i rappresentanti del sistema del credito sui contenuti della Manovra finanziaria 2012-2014.

Il presidente del Banco di Sardegna Franco Farina, ammettendo la situazione di estrema e grave criticità, ha spiegato che ci si sta impegnando per essere flessibili nel rapporto con le imprese in crisi, ma che si è vigilati da Bankitalia e che l'istituto di credito deve rendere conto ai clienti di come usa i loro risparmi. Farina ha espresso disponibilità a eventuali moratorie e alla rimodulazione del debito, ma qualora l'azienda manifesti segni di vita e l'imprenditore la volontà di riprendersi. Precisando che con le famiglie ci sono meno problemi nel pagamento delle rate, ha detto che si sono firmate convenzioni per sopperire ai ritardati pagamenti della "mano pubblica ingessata" dai vincoli del patto di stabilità. Ritenendo giusto l'intervento finanziario sul sistema idrico integrato, il presidente del Banco di Sardegna ha richiamato la necessità di fare i necessari aggiustamenti manageriali. Ha poi richiamato la classe politica alla fermezza e alla concretezza su due settori fondamentali per l'economia: l'energia e i trasporti. Ricordando di essere stato assessore regionale dell'Industria, ha sollecitato iniziative serie sulla chimica e sul degrado ambientale: l'Eni, ha detto, ha responsabilità storiche e un grande debito verso la Sardegna.

Giuseppe Cuccurese, direttore generale della Banca di Credito Sardo, ha giudicato positivamente l'attenzione per ricerca e innovazione, infrastrutture e formazione. Su quest'ultimo aspetto, però, ha sottolineato che deve qualificare i giovani e stimolare le start up: "Inutile dire che manca l'imprenditorialità, se non ci proviamo". Poi, Cuccurese ha suggerito di stimolare l'aggregazione d'impresa. Per quanto riguarda le difficoltà attuali, ha aggiunto che occorreranno atti di coraggio per puntare sui settori strategici e decidere selettivamente gli aiuti. Il dirigente del Credito Sardo ha respinto l'accusa secondo cui le banche hanno chiuso i rubinetti: non facciamo i miracoli, ma sono aumentati i costi; non si può pretendere che le banche paghino interessi al 5% ai depositanti e, dall'altra parte, prestino al 2%. Il direttore generale del Banco di Sardegna, Alessandro Vandelli, in qualità di presidente della Commissione regionale dell'Abi ha auspicato una maggiore formazione imprenditoriale nel settore delle gestione finanziaria aziendale e il raggiungimento di un'intesa con la Sfirs in grado di favorire l'accesso al credito con una congrua dotazione di fondi. Inoltre, ha suggerito di seguire le aziende che hanno problemi temporanei di liquidità, sapendo leggere le singole situazioni e intervenire con azioni mirate.

Secondo il presidente della Sfirs, Antonio Tilocca, non bisogna sollecitare gli imprenditori a indebitarsi ulteriormente, ma finanziare la loro espansione corrente mettendoli nelle condizioni di meglio operare grazie agli investimenti pubblici in infrastrutture. Ha spiegato che si studiando un Fondo anti-crisi con un sistema in base al quale, se le banche accetteranno l'allungamento del pagamento del debito, la Sfirs darà finanza aggiuntiva pari al 20% del dovuto. Tilocca ha parlato di risultati ottimi sul microcredito chiedendo l'implemento delle risorse. Rispondendo alle domande dei commissari, Farina ha accusato Equitalia di aver inasprito e di gestire con brutalità il rapporto con il fisco che un tempo era più collaborativo. Per Cuccurese, a causa del prolungarsi della crisi l'ultima moratoria è servita solo a dare un pò di fiato alle imprese. Siccome il primo interesse della banca è quello di salvare l'azienda e non di farla saltare, ha aggiunto che il tavolo anticrisi è il primo intervento di sistema, ma va favorito un cambio di mentalità tra gli imprenditori togliendo loro l'abitudine consolidata nel tempo a ricevere contributi a fondo perduto. Tilocca ha rimarcato che occorre fare formazione anche nella Pubblica amministrazione dove non si va avanti per merito e dove c'è una minoranza di dipendenti che complica il lavoro.

Una parte dell'audizione ha toccato il tema dell'investimento Galsi. Tilocca, in quanto la Sfirs fa parte del consorzio, ha spiegato che non ci sono problemi di impatto ambientale e ha ricordato che si tratta di un investimento privato perché il pubblico interviene solo per l'11%. Alternative economicamente convenienti, ha aggiunto, non ce ne sono. Farina ha auspicato un sano e concreto realismo perché il metano è un fattore determinante per lo sviluppo della Sardegna. Red.

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