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Denunciate sette persone: pagavano la merce con assegni smarriti.

Ieri sera, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Quartu Sant'Elena (Ca) hanno denunciato sette persone per associazione a delinquere finalizzata alla commissione delle truffe e alla ricettazione.

Al centro dell'organizzazione ci sarebbe Daniela Desogus, di 27 anni, che, con l'aiuto del marito, V.P., di C.D., della madre, G.R., e della cognata E.B., avrebbe truffato 13 commercianti. Il modus operandi era sempre lo stesso: sembra infatti che la ragazza, talvolta in compagnia di uno o più dei suoi complici, si recasse presso delle attività commerciali e comprasse numerosissima merce, tra cui articoli per parrucchieri, prodotti petroliferi, formaggi, bibite e auto, per poi pagare con degli assegni che risultavano smarriti, non permettendo così ai commercianti di riscuotere l'importo. Stando agli elementi raccolti dai poliziotti, le donne coinvolte avrebbero dichiarato ai truffati di essere titolari di due attività differenti, una chiamata "Il Gargano" ed un'altra situata a Quartucciu (Ca), e nel corso delle presunte messe in scena, invitarono persino un commerciante all'inaugurazione di un salone di bellezza: l'uomo però, presentatosi sul posto segnalato con tanto di fiori per le signore, non trovò l'attività.

A lanciare l'allarme la denuncia di una vittima che, andato all'ufficio postale della città per riscuotere il denaro, si è visto negare l'operazione dall'impiegato. A casa della 27enne, nel corso di una perquisizione volta a far chiarezza sulla vicenda, gli agenti hanno rinvenuto gran parte della merce sottratta ai commercianti, alcune matrici di carnet d’assegni, 4.450 euro in contanti, ed una Citroen Xsara. Gli assegni utilizzati, tutti di illecita provenienza, erano stati denunciati come smarriti e poi probabilmente ceduti a G.P., apparentemente in affari con la famiglia Desogus, per un compenso di 200 euro per ogni blocchetto. Il tutto è stato sequestrato e restituito ai legittimi proprietari.