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Arrestati dai carabinieri i presunti autori della rapina al “banco dell’oro”

Questa mattina i carabinieri del Comando Territoriale di Olbia e della Stazione di Buddusò, hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei presunti responsabili della rapina a mano armata compiuta lo scorso 7 ottobre presso l’esercizio “Banco dell’Oro” di Olbia. I tre, due diciannovenni (Salvatore Porcu, di Buddusò e Mirko Piras, di Olbia) ed un minorenne, sono stati trovati presso le proprie abitazioni di Olbia e Buddusò.

Durante le perquisizioni domiciliari, i Militari dell’Arma di Olbia e di quella di Ozieri, agendo in collaborazione, hanno anche rinvenuto alcuni indumenti significativi per le indagini tra cui due passamontagna nascosti sotto un letto che presentavano degli interventi artigianali di cucitura per rendere ancor più occultabile il volto.

L’emissione delle misure cautelari, rispettivamente da parte del Tribunale di Tempio Pausania e di quello per i Minorenni di Sassari, è scaturita a seguito di richiesta delle due Procure della Repubblica interessate che hanno accolto l’ipotesi investigativa dei militari. Infatti, gli indizi raccolti sulla scena della rapina (tra cui particolarmente utili si sono rivelate le immagini dell’impianto di video-sorveglianza) da parte del Nucleo Operativo e Radiomobile del Reparto Territoriale di Olbia,  hanno inizialmente permesso di orientare su Porcu i primi sviluppi. E grazie alla determinante collaborazione dell’Arma di Ozieri e di quella di Buddusò, poi, è stato possibile giungere ad individuare anche i presunti complici olbiesi.

Nel corso delle indagini, peraltro, è stato effettuato un prolungato pedinamento in stretta collaborazione tra i due Comandi, grazie al quale Salvatore Porcu era stato trovato in possesso di un passamontagna ed un fucile a canne mozze. Proprio in quella circostanza, l’osservazione del giovane, che anche quella sera era in compagnia di un minorenne, aveva fatto comprendere quali potessero essere le ipotesi di reinvestimento del denaro asportato: il ragazzo si è intrattenuto in un noto negozio di abbigliamento del centro città dove ha dato luogo ad acquisti di vestiario alla moda, prima di ricevere dal suo presunto complice l’arma ed il passamontagna.

I tre arrestati dopo le formalità di legge in caserma, in giornata saranno condotti presso le case circondariali di Sassari, Tempio Pausania e, per il destinatario del provvedimento del Tribunale per i Minorenni, l’apposito Istituto Minorile di Quartucciu.